Cerca nel blog

sabato 17 marzo 2012

Incontri ravvicinati

La dottrina accenna a esseri intermediari tra Dio e l’uomo definendoli Angeli. A essi sono attribuiti certi fatti straordinari, come quello che avvenne sul monte Tabor. Le sacre scritture ci tramandano la vicenda, cui assistettero anche gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni. 

Secondo Matteo, Il volto di Gesù risplendé come il sole e le sue vesti divennero bianche come la neve. Fu proprio allora che, all’improvviso, apparvero due personaggi, riconosciuti dagli Apostoli come Mosè ed Elia. Questi ultimi iniziarono subito a discutere con Gesù. Pietro, avvicinatosi, disse: - Gesù, è bene per noi sostare qui, se vuoi innalzerò tre tende, una per te, una per Mosè e l’atra per Elia - ma, mentre stava ancora parlando, una lucida nuvola li avvolse e dalla nuvola, come ben sappiamo, si fece sentire una voce. Udendo questa voce i discepoli si buttarono giù per lo spavento ma, Gesù li rassicurò. Quando alzarono lo sguardo però, non videro altri che Lui.

Luca, al riguardo, è più preciso. Aggiunge che gli Apostoli stavano dormendo quando, risvegliati dal sonno, scorsero Gesù. L’aspetto della sua faccia era diverso e la sua veste sfolgorava. Notarono anche i due individui, Mosè ed Elia, che parlavano con Lui. Mentre Pietro si avvicinava per pronunciare la sua frase, gli Apostoli, videro questi ultimi entrare nella nube e s’intimorirono.

1 commento:

  1. All’improvviso, apparvero due personaggi, riconosciuti dagli Apostoli come Mosè ed Elia. Questi ultimi iniziarono subito a discutere con Gesù. Mentre Pietro si avvicinava, gli Apostoli, videro questi ultimi entrare in una nube.

    RispondiElimina