Confrontando il primo testo, tratto dal Protovangelo di Giacomo, con il successivo stralcio tratto dal racconto “L’anello di Sator”, noteremo una certa somiglianza. Nel primo, il protagonista è Giuseppe padre di Gesù, nell’altro è Salvatore, un contadino che incappa in un’oggetto che ha uno strabiliante potere. La fede può farci credere che, durante la natività, Qualcuno fermò il tempo. Ma una tecnologia molto avanzata ci apparirebbe come magica e le sue implicazioni ci farebbero gridare al miracolo.
"Trovò quivi una grotta: ve la condusse, lasciò presso di lei i suoi figli e uscì a cercare una levatrice ebrea nella regione di Betlemme.
Io, Giuseppe, camminavo e non camminavo. Guardai nell'aria e vidi l'aria colpita da stupore; guardai verso la volta del cielo e la vidi ferma, e immobili gli uccelli del cielo; guardai sulla terra e vidi un vassoio giacente e degli operai coricati con le mani nel vassoio: ma quelli che masticavano non masticavano, quelli che prendevano su il cibo non l'alzavano dal vassoio, quelli che lo stavano portando alla bocca non lo portavano; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto.
Ecco delle pecore spinte innanzi che invece stavano ferme: il pastore alzò la mano per percuoterle, ma la sua mano restò per aria. Guardai la corrente del fiume e vidi le bocche dei capretti poggiate sull'acqua, ma non bevevano. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso."
"Percepì qualcosa di strano, il silenzio soprattutto, ma non solo quello. Si avvicinò alla finestra e rimase sconcertato. Corse subito alla porta e uscendo all’aperto s’imbatte in un uccello: era immobile nell’aria! Le sue ali non battevano ma l’uccello rimaneva lì, come sospeso: non si muoveva e non cadeva. Lo prese e lui si animò. Non cercò di fuggire, sembrava privo di ogni volontà. Lo spostò. Non appena lo lasciò andare, rimase fermo nell’aria, nella sua nuova posizione. Come poté notare, tutto era fermo: gli uomini, le macchine, gli animali. Il sole era fermo nel cielo, la luce era strana, il tempo non scorreva più. Non c’era un alito di vento. Le foglie che si erano staccate dagli alberi non si muovevano e non cadevano: tutto era immobile. Preso da una strana agitazione si rigirò tra le mani l’anello. Ancora quel piccolo scatto e subito, tutto tornò alla normalità: il tempo ricominciò a scorrere."
Una tecnologia molto avanzata ci apparirebbe come magica e le sue implicazioni ci farebbero gridare al miracolo.
RispondiElimina