- LO STATO DELLE CONOSCENZE -
Dopo quasi ottanta anni di studio, il fenomeno appare tuttora inesplicabile.
Quali extraterrestri? Chi e
come sarebbero?
Una coerenza, solo relativa, risalta da numerose descrizioni dei fenomeni
ufologici: disco, sfera o cilindro luminoso, volo stazionario seguito da
accelerazioni folgoranti, assenza di rumore, velocità largamente supersonica
senza bang sonoro, effetti elettromagnetici associati che disturbano il
funzionamento dei dispositivi radioelettrici o elettrici prossimi alla manifestazione.
Evidentemente, questi extraterrestri (se di extraterrestri si tratta)
sarebbero dotati di una tecnologia estremamente avanzata, poiché hanno saputo
realizzare ciò che non sappiamo ancora fare. Ma tuto il resto rimane un mistero
(morfologia, costituzione fisica, tipo di vita, forma di comunicazione e di
società, senso dei valori, nozione del tempo, motivazioni).
Se ci osservano, bisogna notare un’apparente contraddizione tra
l’interesse che sembrano avere verso di noi e la loro furtività. Più che
osservarci, sembra che vogliano mostrarsi ed abituarci progressivamente
all’idea della loro esistenza.
Quali intenzioni e quali
strategie possiamo dedurre dal comportamento osservato?
L’estrapolazione, a partire da un analisi razionale degli obiettivi che
potrebbero avere la o le civiltà extraterrestri, dovrebbe permettere di farci
un’idea delle strategie che potrebbero adottare. Tuttavia, gli UFO si sono
manifestati in questi ultimi decenni un po’ dappertutto, in tutto il mondo, con
punte sorprendenti tra il 1952 ed il 1954 senza che noi possiamo dedurne una
linea di condotta ben definita.
Cosa cercano ?
Dopo la fase di osservazione e la dimostrazione della loro esistenza, ci sembrerebbe
logico che cercassero di svelare la loro volontà ma, fino ad oggi, niente ci
permette di dedurre i loro obiettivi. Magari siamo noi che non siamo capaci di comprendere. È possibile che
si possa attribuire agli Stati Uniti un contatto privilegiato, ma niente
contraddice l’istituzione di altri contatti con certi paesi europei o ancora
con la Russia, la Cina, il Giappone o altri ancora. Sembrerebbe, tuttavia,
difficile immaginare che abbiano potuto posizionarsi sulla Terra con la
complicità di certi Stati o sfuggendo alla loro sorveglianza.
Dopo il 1947, le manifestazioni sporadiche di UFO e l’apparizione di
ondate ripetute si sono susseguite. Saremmo in diritto di dedurne che questi
visitatori – forti della loro superiorità – mostrerebbero la loro intenzione di
continuare a farsi conoscere nei luoghi più diversi del pianeta e di proseguire
l’esecuzione di piani le cui finalità ancora ci sfuggono.
Potrebbe essere che essi abbiano un cattivo presentimento sull’avvenire
della Terra, minacciata da inquinamento e rischi di confitti atomici. Se così
fosse, la loro influenza è stata accompagnata da dimostrazioni appropriate:
- sorvolo di basi missilistiche nucleari;
- manovre di intimidazione contro gli aerei militari;
- paralisi dei testimoni, arresto dei motori, spegnimento delle luci.
I progressi realizzati nella conquista dello spazio e nello sviluppo del
nucleare, potrebbero inquietarli.
Non sarebbe illogico pensare che queste civiltà extraterrestri abbiano stabilito
delle basi, delle colonie, nella cintura di asteroidi e perché no sulla luna. Le nostre incursioni nello spazio potrebbero disturbarli.
Per il momento non sembra che vogliano immischiarsi nei nostri affari ma,
allora, cosa cercano effettivamente?
Vogliono invadere la Terra?
La preservano dalla distruzione?
Vogliono solo conoscere e conservare il patrimonio che le nostre civiltà hanno
creato nel corso dei secoli?
Davanti a queste incertezze sulle loro intenzioni, noi non possiamo
pregiudicare l’avvenire e in particolare, considerare che continueranno a non
intervenire. Alcune delle loro imprese, per quanto ci riguarda, potrebbero
dunque, a lungo termine, non essere così innocue.
Ripercussioni delle
manifestazioni UFO sul comportamento ufficiale ed ufficioso degli Stati
Le ripercussioni sono state di differente importanza.
Stando a ciò che ci è dato di sapere sulle reazioni degli Stati, possiamo
classificare le nostre ipotesi, in:
- Stati inconsapevoli dei fenomeni extraterrestri o che si stimano non interessati;
- Stati consapevoli dei fenomeni extraterrestri ma sprovvisti di sistemi di investigazione;
- Stati consapevoli dei fenomeni extraterrestri e provvisti di sistemi di investigazione;
- Stati entrati in contatto con una o più civiltà extraterrestri e che hanno stabilito delle relazioni e/o avviato una collaborazione politica, scientifica e tecnica.
Sono stati stabiliti dei
contatti con uno o più governi?
Alcuni individui asseriscono di essere stati contattati, per un fine di
studio o in vista dell’avviamento di successive e profique relazioni planetarie.
Possiamo immaginare dei contatti diretti e continui, al più alto livello di uno
o più Stati, in particolare con gli Stati Uniti?
Il comportamento dei vertici di questo paese, in seguito al caso Roswell,
é profondamente cambiato. Se gli americani durante questa occasione o altre,
hanno potuto raccogliere dei pezzi o relitti di vascelli extraterrestri più o
meno in buono stato e persino cadaveri di umanoidi, un certo tipo di contatto
potrebbe essersi stabilito.
Le prime dichiarazioni e reazioni sono sovente considerate più probanti delle affermazioni successive: immediatamente dopo a quello che sarà conosciuto come il caso Roswell, il generale Twinning fu incaricato di redigere un rapporto sui “dischi volanti”, il rapporto rimarrà segreto. La sua esistenza sarà rivelata, solo ventidue anni più tardi, nel rapporto Condon. Ovvero, gli Stati Uniti hanno praticato, a partire da quest’epoca, una politica del segreto crescente (classificazione al di sopra dell’ultra segreto di alcuni dossier UFO, secondo il generale Barry Goldwater) e di disinformazione continua.
Perché ed in che modo un segreto di tale importanza ha potuto, malgrado tutto, essere preservato fino ad oggi?
La risposta più semplice sarebbe che gli Stati Uniti vogliono conservare a qualsiasi costo la superiorità tecnologica e militare sui paesi concorrenti e forse, un contatto privilegiato.
Le prime dichiarazioni e reazioni sono sovente considerate più probanti delle affermazioni successive: immediatamente dopo a quello che sarà conosciuto come il caso Roswell, il generale Twinning fu incaricato di redigere un rapporto sui “dischi volanti”, il rapporto rimarrà segreto. La sua esistenza sarà rivelata, solo ventidue anni più tardi, nel rapporto Condon. Ovvero, gli Stati Uniti hanno praticato, a partire da quest’epoca, una politica del segreto crescente (classificazione al di sopra dell’ultra segreto di alcuni dossier UFO, secondo il generale Barry Goldwater) e di disinformazione continua.
Perché ed in che modo un segreto di tale importanza ha potuto, malgrado tutto, essere preservato fino ad oggi?
La risposta più semplice sarebbe che gli Stati Uniti vogliono conservare a qualsiasi costo la superiorità tecnologica e militare sui paesi concorrenti e forse, un contatto privilegiato.
Questa politica del segreto e della disinformazione può essere
giustificata, comprensibilmente, con lo scopo di non creare panico o comportamenti
irrazionali nella popolazione o all’epoca della guerra fredda, di premunirsi
contro le azioni dell’URSS o ancora, in una maniera più prosaica e politica, di
non apparire agli occhi degli elettori come incapaci di fornire delle
spiegazioni convincenti su certi fenomeni. Soprattutto non bisognava minacciare
il prestigio delle forze armate, incapaci di interdire la violazione dello
spazio aereo, prestando il fianco agli attacchi da parte degli oppositori
politici. Tutto è possibile, perfino la paura di vedere alcune agenzie governative
accusate di aver mentito, in un momento o nell’altro. Sia quel che sia, é
sintomatico ed illustrativo rilevare che gli Stati Uniti si sono dotati dal
1953, di un impressionante arsenale bellico chiamato “scudo spaziale”, a quanto
pare, ancora in vigore (il che fa supporre che non fosse schierato contro l’URSS,
ma per difendersi da una minaccia esterna).
È significativo che abbiano promulgato due specifiche ordinanze militari:
l’AF (Air Force) 200-2 ed il JANAP 146 (Joinr Army Navy Air Force Publication).
La prima, proibisce la divulgazione di informazioni relative a osservazioni di
oggetti non identificati e l’altra punisce l’autore di una divulgazione non
autorizzata riguardante l’osservazione di UFO, con una pena di dieci anni di
reclusione ed un’ammenda di 10.000 dollari!
L’ordine JANAP si applica ai militari ma anche ai piloti di compagnie
civili e ai capitani della marina mercantile.
Quali disposizioni dovremmo
prendere?
Che gli UFO siano o no di origine extraterrestre, il fenomeno é già tra
noi e ci impone, quando possibile, una vigilanza critica. Esso comporta, in
particolare, rischi di manipolazione destabilizzante sul piano mediatico,
psicologico, culturale e religioso: terrore, panico, guerra dei mondi, psicosi
create da sette o da lobbies ecc.
Questi rischi sensibili, sembrano giustificare, da parte delle elite
politiche, scientifiche ed intellettuali, una certa vigilanza che possa
prevenire qualsiasi sorpresa scioccante, un’interpretazione errata o una
manipolazione malsana e dannosa.
Si debbono quindi applicare delle misure a livello nazionale ed
internazionale.
In particolare, quali che siano le motivazioni della politica americana davanti
ad una attitudine al segreto persistente, bisogna concepire delle relazioni
politiche e militari armoniose tra alleati, in particolare nel seno della NATO.
Relazioni che, di per se, dovrebbero essere normalmente fondate su una
reciproca confidenza e sull’accesso illimitato alle informazioni tecnologiche, specie
se di vitale importanza.
Che gli UFO siano o no di origine extraterrestre, il fenomeno é già tra noi e ci impone, quando possibile, una vigilanza critica.
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