Mr.
Jean Pierre Fartek, ex Tenente Colonnello
dell’aviazione Militare francese era, al momento dei fatti, un pilota di Mirage
3, in forza alla 2° Squadriglia Caccia di Digione. In seguito è stato pilota in
una compagnia privata.
Abitava
in prossimità di Digione. La sua casa é situata alla fine di un appezzamento di
terreno con vista sui campi. A circa 250 m si trova un boschetto di alberi la
cui altezza è, al massimo, di 15 m. Il nove dicembre 1979 verso le 9:15 del
mattino, il Col. Fartek e sua moglie osservarono un oggetto insolito nel campo
vicino alla loro casa. Il tempo e la visibilità sono eccellenti.
L’oggetto,
del quale si stimano le dimensioni in 20 m di diametro e 7 di spessore, era in volo
stazionario a circa tre metri dal suolo davanti al boschetto del quale ne
nascondeva una parte.
In
perfetto accordo con sua moglie, il testimone lo descrive in questo modo:
“avente la forma di due piatti rovesciati, uno sull’altro, senza la presenza né di oblò né di luci e dai contorni molto netti. Era di colore grigio metallico nella parte superiore e più scuro (blu) nella parte inferiore, con una separazione perfettamente marcata tra il sopra ed il sotto”.
Questa
differenza di colore non poteva essere dovuta ad una differenza
d’illuminazione, tenendo conto della posizione del sole. L’oggetto era animato
permanentemente da leggere oscillazioni, la cui frequenza non era molto rapida,
era come se cercasse un punto di equilibrio. Non emise nessun rumore, non
causò alcuna turbolenza, neanche al momento della partenza. Non lasciò
alcuna traccia al suolo.
Dopo
un tempo di osservazione difficilmente apprezzabile, il Colonnello vide L’oggetto
oscillare più fortemente, ebbe l’impressione che si inclinò un pò in avanti (come
fa un elicottero subito dopo il decollo, all’inizio della traslazione
orizzontale). Mr. Fartek lo vide partire in orizzontale, a bassa quota, senza
far rumore, senza lasciare alcuna scia, a grande velocità e sparire
all’orizzonte in pochi secondi.
Mr.
Fartek testimoniò alla Gendarmeria dell’Aviazione della base aerea di
Digione. Ebbe anche il sospetto che altre persone pur avendo assistito al
fenomeno, siano poi rimasti in silenzio. In particolare i suoi vicini e i loro
bambini che, secondo lui, avrebbero visto tutto.
Aveva la forma di due piatti rovesciati, uno sull’altro, senza la presenza né di oblò né di luci e dai contorni molto netti. Era di colore grigio metallico nella parte superiore e più scuro (blu) nella parte inferiore, con una separazione perfettamente marcata tra il sopra ed il sotto.
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