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domenica 6 gennaio 2019

IL CASO DELL'AMARANTO




Il caso concerne l’osservazione, diurna, da parte di un testimone, ricercatore in biologia cellulare, di un oggetto che, per 20 minuti, é rimasto in volo stazionario al di sopra del suo giardino. La testimonianza registrata dalla Gendarmeria, a Nancy, meno di cinque ore dopo l’osservazione, si riassume così:
Il ventuno ottobre 1982, il testimone verso le 12:35, si trovava nel suo giardino davanti casa. Vide venire da sud-est un oggetto brillante che, a colpo d’occhio, gli sembrò un aereo.
Non c’erano nuvole, il sole non disturbava la visuale e la visibilità era eccellente.
La velocità di discesa dell’oggetto non era elevata ed egli pensò che sarebbe passato sopra la sua casa ma, a un certo punto, si rese conto che puntava dritto su di lui, allora indietreggiò di tre o quattro metri.



Questa macchina, di forma ovale, si fermò a circa un metro dal suolo e rimase in volo stazionario a quell’altezza per circa 20 minuti. Il testimone precisa che avendo guardato l’orologio, era assolutamente sicuro della durata del volo stazionario e descrisse la macchina come un oggetto di forma ovoidale, del diametro di circa un metro per un’altezza di 80 cm. La metà inferiore sembrava metallica, mentre quella superiore era trasparente. Sembrava fatta di berillio poiché trasparente e di colore blu-verde. Non emetteva nessun suono né irradiava calore, non vennero rilevati effetti magnetici o elettromagnetici. Dopo 20 minuti, l’oggetto si alzò bruscamente in verticale, assumendo una traiettoria rettilinea che mantenne finché non scomparse alla vista. La partenza dell’oggetto fu molto rapida, sembrò come se fosse stato aspirato, poiché l’erba si era raddrizzata per riprendere in seguito la sua posizione normale. Il testimone precisò, infine, che non c’era nessuna traccia al suolo e l’erba non era stata né schiacciata né bruciata.



Invece, l’interesse di questa osservazione risiede proprio sulle tracce visibili lasciate sulla vegetazione e particolarmente su un arbusto di amaranto le cui foglie, all’estremità, completamente disidratate, fanno pensare che furono sottoposte a dei campi elettrici molto intensi. Tuttavia, malgrado il tempestivo intervento delle Gendarmeria e la perfetta conservazione dei campioni prelevati, non fu possibile verificare definitivamente questa ipotesi.


1 commento:

  1. La macchina era un oggetto di forma ovoidale. La metà inferiore sembrava metallica, mentre quella superiore era trasparente. Sembrava fatta di berillio poiché trasparente e di colore blu-verde. Non emetteva nessun suono né irradiava calore, non vennero rilevati effetti magnetici o elettromagnetici.

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