Trans-en-Provence, 8 febbraio 1981. Verso le 17:00, un uomo (Renato Nicolai) che nel suo
giardino stava costruendo un piccolo riparo per una pompa dell’acqua, fu
testimone di uno dei casi più insoliti mai osservai e studiati in Francia. Un
riflesso del sole su qualche cosa che evoluiva in cielo attirò la sua
attenzione e gli permise di osservare la discesa e subito dopo, l’atterraggio, pesante, quasi uno schianto, di un oggetto metallico silenzioso,
su un terrapieno situato a una quota più bassa della sua abitazione. L'oggetto, di forma ovoidale, non presentava alcuna
asperità apparente, né ali, né timoni e neanche motori, che gli avrebbero permesso
di assomigliare ad un qualunque velivolo. Quest’oggetto restò per un istante
sul terrapieno e sempre senza emettere alcun rumore, decollò e sparì ad alta
velocità nel cielo azzurro.
Il racconto potrebbe essere solo una semplice constatazione visuale, se l’oggetto
non avesse lasciato sul suolo delle tracce e delle impronte ben visibili. Erano
a forma di corona e faranno classificare il racconto nel campo
dell’inspiegabile.
La Gendarmeria e poi il GEPAN, fecero un'inchiesta approfondita, che
comportò numerosi incontri con il testimone ed il suo vicinato. Le perizie sul
terreno (prelievo di campioni di terreno e vegetazione seguito da analisi)
mostrarono, senza equivoci, che un pesante oggetto metallico, non
identificato, che si era realmente posato sul terrapieno. L’analisi della
vegetazione presentava delle anomalie tali da far escludere che si fosse
trattato di un qualsiasi mezzo aereo compreso un elicottero o un drone militare.
La vegetazione sul punto di atterraggio, un tipo di erba medica selvaggia, era
stata profondamente schiacciata e lesa da un agente esterno, che ne aveva
modificato in profondità le funzioni della fotosintesi. In effetti, la
clorofilla, e alcuni acidi amminici delle piante, presentavano importanti variazioni di concentrazione, che decresceva allontanandosi dal
centro delle tracce meccaniche. Queste modifiche durarono per mesi prima che le piante
recuperassero il loro stato biologico naturale. Secondo il professore Michel
Bounias, del laboratorio di ecologia e tossicologia vegetale dell’INRA, che
effettuò le analisi, la causa delle profonde perturbazioni registrate sulla
vegetazione presente in questo ecosistema, potrebbe verosimilmente essere un
potente campo elettromagnetico pulsante che si pone nella gamma delle alte
frequenze (microonde).
Studi e ricerche su questa manifestazione continuano ancora e numerose
piste sono state esplorate. Nessuna di esse ha potuto soddisfare l’insieme delle
condizioni che permetterebbero di identificare con certezza l’oggetto che si é
posato a Trans-en-Provence l’otto febbraio 1981 e ancor meno di determinarne
l’origine.
Nella foto, da sinistra a destra: il Dr. Jacques F. Vallee, il Dr. Michel Bounias e il testimone Ms. Renato Nicolai
Studi e ricerche su questa manifestazione continuano ancora e numerose piste sono state esplorate. Nessuna di esse ha potuto soddisfare l’insieme delle condizioni che permetterebbero di identificare con certezza l’oggetto che si é posato a Trans-en-Provence nel 1981 e ancor meno di determinarne l’origine.
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