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domenica 6 gennaio 2019

TRANS-EN-PROVENCE, OTTO FEBBRAIO 1981


Trans-en-Provence, 8 febbraio 1981. Verso le 17:00, un uomo (Renato Nicolai) che nel suo giardino stava costruendo un piccolo riparo per una pompa dell’acqua, fu testimone di uno dei casi più insoliti mai osservai e studiati in Francia. Un riflesso del sole su qualche cosa che evoluiva in cielo attirò la sua attenzione e gli permise di osservare la discesa e subito dopo, l’atterraggio, pesante, quasi uno schianto, di un oggetto metallico silenzioso, su un terrapieno situato a una quota più bassa della sua abitazione. L'oggetto, di forma ovoidale, non presentava alcuna asperità apparente, né ali, né timoni e neanche motori, che gli avrebbero permesso di assomigliare ad un qualunque velivolo. Quest’oggetto restò per un istante sul terrapieno e sempre senza emettere alcun rumore, decollò e sparì ad alta velocità nel cielo azzurro.
 
Il racconto potrebbe essere solo una semplice constatazione visuale, se l’oggetto non avesse lasciato sul suolo delle tracce e delle impronte ben visibili. Erano a forma di corona e faranno classificare il racconto nel campo dell’inspiegabile.
La Gendarmeria e poi il GEPAN, fecero un'inchiesta approfondita, che comportò numerosi incontri con il testimone ed il suo vicinato. Le perizie sul terreno (prelievo di campioni di terreno e vegetazione seguito da analisi) mostrarono, senza equivoci, che un pesante oggetto metallico, non identificato, che si era realmente posato sul terrapieno. L’analisi della vegetazione presentava delle anomalie tali da far escludere che si fosse trattato di un qualsiasi mezzo aereo compreso un elicottero o un drone militare. La vegetazione sul punto di atterraggio, un tipo di erba medica selvaggia, era stata profondamente schiacciata e lesa da un agente esterno, che ne aveva modificato in profondità le funzioni della fotosintesi. In effetti, la clorofilla, e alcuni acidi amminici delle piante, presentavano importanti variazioni di concentrazione, che decresceva allontanandosi dal centro delle tracce meccaniche. Queste modifiche  durarono per mesi prima che le piante recuperassero il loro stato biologico naturale. Secondo il professore Michel Bounias, del laboratorio di ecologia e tossicologia vegetale dell’INRA, che effettuò le analisi, la causa delle profonde perturbazioni registrate sulla vegetazione presente in questo ecosistema, potrebbe verosimilmente essere un potente campo elettromagnetico pulsante che si pone nella gamma delle alte frequenze (microonde).
 
Studi e ricerche su questa manifestazione continuano ancora e numerose piste sono state esplorate. Nessuna di esse ha potuto soddisfare l’insieme delle condizioni che permetterebbero di identificare con certezza l’oggetto che si é posato a Trans-en-Provence l’otto febbraio 1981 e ancor meno di determinarne l’origine. 


Nella foto, da sinistra a destra: il Dr. Jacques F. Vallee, il Dr. Michel Bounias e il testimone Ms. Renato Nicolai

 
 

1 commento:

  1. Studi e ricerche su questa manifestazione continuano ancora e numerose piste sono state esplorate. Nessuna di esse ha potuto soddisfare l’insieme delle condizioni che permetterebbero di identificare con certezza l’oggetto che si é posato a Trans-en-Provence nel 1981 e ancor meno di determinarne l’origine.

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