In testa ai rapporti UFO, declassificati dal KGB nel 1991, figura il
dossier relativo a una base missilistica, presso Kapustin Yar, nella regione di
Astrakan. Il pubblico anglofono ne prese conoscenza attraverso la rivista moscovita
AURAZ solo nel marzo 1993. Alcuni militari appartenenti ai due distinti centri
della base, avevano inoltrato delle deposizioni scritte sulle loro
osservazioni, realizzate in buone condizioni di visibilità. Il dossier,
incompleto, non riportava alcuna informazione su eventuali rilevazioni radar. Il rapporto cominciava con un breve riassunto: l’autore era un anonimo
ufficiale del KGB. Il riassunto era seguito da altre sette testimonianze scritte.
Cinque testimoni, provenienti dal primo centro, sono il tenente Klimenko, due
caporali e due soldati. Nella notte tra il 28 ed il 29 luglio, questi militari avevano osservato
degli UFO evoluire in aria tra le 22:15 e le 23:55 a una distanza dai tre ai cinque
km. Erano stati avvistati fino a tre oggetti simultaneamente. Un dei quali
aveva eseguito, in silenzio, degli spostamenti a scatti, repentini, con
partenze e arresti molto bruschi a cui seguivano periodi di immobilità. Tutti i
testimoni avevano visto un aereo da caccia tentare, invano, di avvicinarsi all’UFO
e quest’ultimo sfuggirgli a una velocità folgorante, “dava l’impressione che l’aereo stesse fermo in aria”. Si sentiva solo il rumore dell’aereo, specie quando, per inseguire l’UFO,
doveva aver raggiunto una velocità supersonica.
Le altre due testimonianze, provengono da un centro vicino al primo e
riguardano l’osservazione di un UFO effettuate tra le 23:10 e l’01:30, ad una
distanza molto ravvicinata (da qualche chilometro a 300 metri). Questo oggetto
é stato descritto dal sottotenente Volochine come un disco di 4-5 m di
diametro, sormontato da una cupola semisferica vivacemente illuminata. Il
sottotenente aveva aggiunto alla sua deposizione uno schizzo dell’oggetto. Il
disco si spostava a volte bruscamente, ma senza rumore e a volte restava immobile
a 20-30 m dal suolo. Insieme al soldato Tichaev, Volochine aveva visto il disco
emettere una luce verde fosforescente puntata su un deposito di missili, che lo
aveva illuminato per qualche secondo. In un rapporto, coerente con quello del
suo superiore, il soldato Tichaev insisteva sull’assenza di rumore, anche
quando l’oggetto veniva osservato a distanza ravvicinata: non poteva essere
confuso con un elicottero. I due testimoni, in seguito raggiunti da un plotone
di guardie, avevano assistito, per ben due ore, alle evoluzioni dell’oggetto al
di sopra del centro e nelle sue immediate vicinanze.
Per chi volesse approfondire l’argomento, riporto in modo integrale, il
rapporto del S. Ten. Volochine.
“Io, S. Ten. Volochine Valeri Nikolaievitch, faccio rapporto che alle 23:20 del 28 luglio, trovandomi al cambio del turno di servizio delle comunicazioni, ho ricevuto l'informazione dall'addetto del centro di telegrafia com. Tchernikov Anatoli Borisovitch, circa il fatto che sopra il reparto militare (censura) nel corso di più ore era rimasto sospeso un oggetto sconosciuto che egli definiva un disco volante. In aggiunta Tchernikov A. B. raccontava che questa informazione gli era giunta dal com. Savartzev del gruppo operativo mediante comunicazione (censura). A Savartzev questa informazione era giunta da (censura). Secondo le parole di Tchernikov questo oggetto sembrava osservare il PDRZ in quanto era a due chilometri da (censura). Dopo, questa conversazione telefonai al comandante Savartzev, il quale confermò di aver ricevuto l'informazione e mi propose di salire in alto nel tentativo di vedere questo oggetto. All'incirca alle 23:30 uscii dall'edificio con il soldato semplice Tichaev D.N. e mi arrampicai sulla prima sezione della torretta dell'antenna, a circa sei metri dal suolo. Il soldato semplice Tichaev era vicino a me. Appena salimmo sulla torretta feci notare al soldato semplice Tichaev che sul lato (censura) alla nostra destra volava silenziosamente un certo oggetto. Tichaev commentò che lo vedeva. Nel cielo notturno era distintamente visibile un potente faro luminoso che ricordava una fotoelettrica. L'oggetto volava verso le attrezzature ausiliare (circa a cinque chilometri dal posto di osservazione) e si dirigeva verso il deposito degli armamenti missilistici (circa a 300 metri dal posto di osservazione). Sorvolando tale deposito, l'oggetto vi planò sopra, poi si abbassò ad un'altezza di circa 20 metri. Contro il cielo notturno la sua sagoma era visibile, e tutto il corpo irradiava una luce verde pallida, simile alla luminescenza del fosforo al buio. L'oggetto si presentava come emisferico nella parte superiore. Il diametro del disco era di circa 4-5 metri. Inoltre, quando l'oggetto si abbassò sopra i depositi missilistici, dal punto da dove proveniva il bagliore si accese un raggio di luce violenta che prese a girare tutt'intorno, soffermandosi ai margini di una installazione. Osservai 2-3 giri del raggio, che era distintamente visibile sullo sfondo del cielo ed emanava dall'oggetto, nonostante non riuscissi a scorgere la chiazza luminosa sulle costruzioni e sul terreno (sebbene ad un certo momento il raggio apparisse come una macchia). Il moto del raggio durò per qualche secondo, poi scomparve; l'oggetto, continuando a scintillare, si avviò verso una zona residenziale adiacente. Dopo di ciò ho visto l'oggetto sospeso sopra le installazioni della ferrovia. Quindi a questo punto l'oggetto nuovamente ritornò sui depositi missilistici e fu osservato sopra di essi ad una maggiore altezza (60-70 metri). In questo momento, presso di noi, anche l'intero corpo di guardia montante e il capo delle guardie osservarono l'oggetto. Alle 01:30 volò via verso la città di Akhtubinsk e scomparve alla vista. I suoi lampeggiamenti non erano stati periodici, come se fosse stato mandato per fare fotografie. Gli spostamenti dell'oggetto non erano stati uniformi: talora velocemente di lato, o verticalmente e talvolta planando dolcemente. Ho osservato tutto ciò chiaramente dalle 23:30 fino alle 01:30. Posso rappresentare come mi sia apparso l'oggetto mediante il disegno seguente.”
segue una pagina scritta a mano, con disegno dell'UFO, pressoché illeggibile, che risulta però trascritta nel documento.
L’oggetto venne osservato a distanza ravvicinata: non poteva essere confuso con un elicottero. I due testimoni, in seguito raggiunti da un plotone di guardie, avevano assistito, per ben due ore, alle sue evoluzioni al di sopra del centro e nelle sue immediate vicinanze.
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