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martedì 1 gennaio 2019

CUSSAC 1977


Tra i casi ufologici, quello di Cussac (dipartimento del Cantal nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi)  occupa un posto particolare perché nel 1977 fu eseguita una contro inchiesta su richiesta del consiglio scientifico del GEPAN (Groupe d'Études et d'Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés) una unità dell'agenzia spaziale francese (CNES).
Il 29 agosto 1967, verso le 10:30, durante una bella mattina soleggiata sugli altipiani del centro della Francia, due giovani ragazzi controllano il bestiame. Il cane pastore che accompagna i ragazzi, abbaia,  avvertendoli che una mucca sta per saltare il muretto di recinzione. Il giovane, all’epoca 13enne, si alzò per radunare le mucche, quando si accorse che dall’altra parte della strada c’erano quattro bambini che non conosceva.
Sorpreso da ciò che vide, il ragazzino chiamò la sorella e notò che verso il basso c’é una sfera estremamente brillante. I due, a questo punto, si resero conto che quelli che vedevano non erano dei bambini ma dei piccoli esseri neri, la cui taglia non superava 120 cm. Le loro braccia erano lunghe e sottili, mentre le loro gambe erano corte ed esili. Le teste erano di proporzioni normali, ma il mento e il cranio sembravano più accentuati; tutti sembravano portare una specie di barba. Due di essi erano in piedi accanto alla sfera, un altro era inginocchiato davanti ad essa ed il quarto, in piedi, aveva nelle mani qualcosa che i ragazzi definirono uno specchio, col quale li accecava. Il ragazzino cercò di chiamarli, ma i quatto esseri raggiunsero precipitosamente la sfera. Il primo di essi si sollevò da terra in verticale e si tuffò letteralmente dentro la sfera, il secondo e il terzo fecero la stessa cosa, mentre il quarto, dopo essersi sollevato, non entrò nella sfera, ma tornò a terra per raccogliere qualcosa (forse lo “specchio”). La sfera cominciò a decollare seguendo una traiettoria elicoidale. Emetteva un rumore e sembrava crescere a poco a poco di diametro, mentre le vacche cominciarono a muggire. Il quarto essere si sollevò di nuovo e raggiunse la sfera mentre si trovava ad un’altezza di quindici metri, entrando all’interno nello stesso modo. Mentre si trovava in aria, i ragazzi videro che aveva i piedi palmati.
Il cane abbaiava, le mucche continuavano a muggire ed un forte odore di zolfo riempiva l’aria.
 
 
La controinchiesta comincerà nel 1978 con un equipe di investigatori del GEPAN e dei membri consiglieri esterni qualificati, tra i quali un ex giudice istruttore.
Il resoconto di questa  nuova inchiesta non concernono né i fatti, né i racconti precedenti, ma nuovi elementi, resi da testimoni secondari rintracciati sul posto, che aggiungeranno indizi supplementari e rinforzeranno la credibilità del caso. In particolare, un gendarme che si era immediatamente recato sul posto dopo l’accaduto, aveva trovato delle tracce sul terreno nel posto indicato dei ragazzi e aveva notato un forte odore di zolfo. In seguito, un altro testimone si fece avanti, affermando di essersi trovato nella soffitta del granaio vicino al luogo della manifestazione, e di ricordarsi perfettamente del sibilo molto differente da quello di un elicottero dell’epoca.
Le ricostruzioni sul posto, in presenza dei due testimoni principali, confermeranno tanto le deposizioni che le circostanze che seguirono l’osservazione. I ragazzi, all’epoca, evocarono un forte odore di zolfo, ma subirono soprattutto di disturbi di natura fisiologica, i loro occhi lacrimarono per diversi giorni dopo l’accaduto. Questi fatti furono constatati dal medico di famiglia e confermati dal padre dei ragazzi, allora sindaco del villaggio.
Il magistrato, nella conclusione di questa controinchiesta, diede il suo parere sui testimoni e le loro testimonianze: 


“Non esiste in questi diversi elementi alcun errore, nessuna discordanza che permetta di dubitare della sincerità delle testimonianze, né di sospettare ragionevolmente di un invenzione, uno scherzo, od una allucinazione. In queste condizioni, malgrado la giovane età dei testimoni principali, e benché i fatti che hanno raccontato, possano apparire straordinari, io penso che è realmente accaduto ciò che hanno osservato.”

1 commento:

  1. Si resero conto che quelli che vedevano non erano dei bambini ma dei piccoli esseri neri, la cui taglia non superava 120 cm. Le loro braccia erano lunghe e sottili, mentre le loro gambe erano corte ed esili. Le teste erano di proporzioni normali, ma il mento e il cranio sembravano più accentuati; tutti sembravano portare una specie di barba.

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