Lo avvertivamo come un timore lontano, che comunque
non ci avrebbe riguardato e invece, ce la siamo ritrovato in casa. Un venerdì
di febbraio abbiamo scoperto che il #coronavirus era arrivato fra noi e da quel
momento si è impossessato dei nostri discorsi, ha cambiato i nostri ritmi di
vita, il modo di lavorare e di passare il tempo libero, di viaggiare e di socializzare.
Al momento l’emergenza sembra essere in recessione e le autorità stanno
adottando provvedimenti che cambiano con l’evolversi della situazione. Anche in
questa fase siamo tutti chiamati alla responsabilità e ad attenerci alle
raccomandazioni per contenere il contagio, dovremmo approfittare per fare
tesoro di alcuni insegnamenti.
- Il Servizio sanitario nazionale è di fondamentale importanza. Così come le persone che lo compongono: medici, infermieri, operatori e volontari di primo soccorso stanno facendo un grandissimo lavoro per gestire al meglio la situazione, in condizioni non certo facili e che hanno richiesto loro grande capacità di adattamento. La sanità pubblica va salvaguardata e riorganizzata per rispondere a scenari nuovi e rafforzata con opportuni stanziamenti.
- L’informazione. Abbiamo assistito a modalità non sempre equilibrate e corrette di tenere i cittadini al corrente di quanto sta succedendo, allarmismi e fake news hanno trovato ampio spazio. E in questo modo hanno predisposto un terreno fertile per chi ha cercato di speculare sulle paure delle persone, vendendo mascherine a peso d’oro o proponendo rimedi miracolosi.
Infine, consentitemi un’ultima riflessione, che va
al di là di quello che sta accadendo. Noi Italiani siamo stati guardati con
diffidenza: le autorità di alcuni paesi hanno adottato delle misure (in molti
casi opportune e necessarie) per limitare gli ingressi di persone provenienti
dall’Italia. Siamo diventati noi i “cinesi”, ci siamo ritrovati proiettati dall’altro lato del
pregiudizio. Che questo ci serva, in futuro, ad averne di meno, a far
sedimentare in tutti noi il grande valore della tolleranza.
Abbiamo assistito a modalità non sempre equilibrate e corrette di tenere i cittadini al corrente di quanto sta succedendo, allarmismi e fake news hanno trovato ampio spazio. E in questo modo hanno predisposto un terreno fertile per chi ha cercato di speculare sulle paure delle persone, vendendo mascherine a peso d’oro o proponendo rimedi miracolosi.
RispondiElimina