È accettabile supporre che vi sia una certa
compatibilità genetica tra uomini ed extraterrestri, e che questa compatibilità
arrivi a tal punto che sia possibile incrociare due specie?
Studi affermati sottolineano che, sulla Terra, la
creatura vivente geneticamente più vicina all'essere umano è lo scimpanzé, che
condivide con l’umano il 98% del suo patrimonio genetico. C’è una differenza
molto piccola: solo il 2%. Tuttavia, questo 2% è sufficiente a differenziare le
caratteristiche e i limiti fisici e intellettuali. Questo 2% fa anche in modo
che non vi sia compatibilità tra le due specie, rendendo impossibile un
incrocio tra le due razze.
Cosa pensare, quindi, di esseri di altri pianeti
che fanno sesso con gli umani, come riportato da tutta una serie di casi
ufologici?
È accettabile supporre che vi sia una certa
compatibilità genetica tra uomini ed extraterrestri, tale che sia possibile l’ibridazione
tra le nostre specie?
Se così non fosse, allora, perché insistono in queste
pratiche di accoppiamento con molti dei loro rapiti, sia uomini che donne?
Domande che non hanno trovato ancora risposte,
poiché è importante capire che, sull’argomento, nessuno ne sa niente: non
esistono esperti di ufologia. Non sappiamo chi siano questi visitatori, né da
dove provengono e cosa vogliono fare qui. Così come non abbiamo idea della loro
cultura e delle conoscenze scientifiche. Pertanto, si può solo speculare sulle
loro capacità e limitazioni in termini di ingegneria genetica. Queste entità
potrebbero avere una conoscenza così avanzata delle strutture che compongono il
DNA che può essere fattibile, per loro, manipolare i cromosomi.
I rapporti che descrivono rapporti sessuali verificatesi
tra extraterrestri e umani sono così tanti e così ben documentati, che gli
ufologi scartano la possibilità che avvengano per scopi ricreativi o erotici:
sono finalizzati a scopi riproduttivi. Questa pratica prevede veri e propri rapporti sessuali a
bordo, con ET o con altri rapiti presenti lì. Ma, non sono l'unico modo in cui
i nostri visitatori si curano di raccogliere il nostro materiale genetico. Gli
esseri umani condotti, volenti o nolenti, a bordo di navi aliene sono
sottoposti, in molti casi, all'estrazione strumentale dello sperma. Proprio
come alle donne vengono presi gli ovuli, a volte con metodi dolorosi.
Di fronte a tali prove, non possiamo attribuire un
limite alle attività degli extraterrestri, soprattutto secondo i parametri
umani. Sarebbe un errore fenomenale, dal momento che dovremmo confrontarci con
creature che hanno un'evoluzione scientifica che non possiamo nemmeno
immaginare. Al limite, potremmo considerare
che potrebbe esserci una compatibilità genetica tra le nostre specie. Alieni sono
arrivati a dire ai loro interlocutori terrestri che "siamo fatti della
stessa sostanza": cito il caso di rapimento di Betty Andreasson Luca (Cfr. Il rapimento di Betty),
avvenuto il 25/01/1967. I suoi rapitori l'informarono che condividiamo
strutture genetiche simili.
In effetti, queste connessioni con i nostri
visitatori extraterrestri potrebbero essere più profonde di quanto potremmo
pensare. Molti ricercatori, ma anche il sottoscritto, sostengono che l'uomo
abbia avuto, in tempi che mi piace definire “biblici”, contatti con altre
specie cosmiche e che l'umanità abbia interpretato tali situazioni come
manifestazioni divine. Dirò di più: c’è chi è fermamente convinto che la
comparsa dell'uomo sulla Terra sia dovuta a un programma di colonizzazione
gestito da civiltà aliene. Siamo figli di un antenato che condividiamo con i
primati e di visitatori alieni.
Le connessioni con i nostri visitatori extraterrestri potrebbero essere più profonde di quanto potremmo pensare. Molti ricercatori sostengono che l'uomo abbia avuto, in tempi che mi piace definire “biblici”, contatti con altre specie cosmiche e che l'umanità abbia interpretato tali situazioni come manifestazioni divine.
RispondiElimina. vero quando un personaggio come Gesù Cristo dice non appartengo a questo mondo non c'è più niente da aggiungere
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