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sabato 29 giugno 2024

TRUMBULL (OHIO): LA POLIZIA INSEGUE GLI UFO

Una serie di eventi insoliti si verificarono il 14 dicembre 1994 nella contea di Trumbull, nell'Ohio.
Subito dopo la mezzanotte gli operatori del 911 ricevettero una serie interminabili di chiamate. Tutte riguardanti avvistamenti di UFO a bassa quota. La maggior parte di queste chiamate furono accolte dal centralinista Roy Anne Rudolph.
Le segnalazioni riguardavano per lo più oggetti sconosciuti o luci che si muovevano velocemente e che sembravano scendere a terra. Naturalmente, in un primo momento, gli operatori del 911 pensarono che le chiamate interessassero un pallone, un aereo, un elicottero o un altro tipo velivolo convenzionale. Ma, le chiamate si susseguivano, tanto che Rudolph decise di allertare i poliziotti di Liberty Township.
La prima unità di polizia contattata ritenne che le segnalazioni, probabilmente, non fossero nulla di preoccupante: forse era un aereo che volava a bassa quota.
Ma il sergente Toby Meloro decise che valeva la pena di dare un’occhiata. Fu il primo poliziotto ad arrivare sulla scena e mentre procedeva lungo Samson Drive, venne informato da un passante che le luci c’erano e che si stavano spostando verso sud. Meloro, quindi, si diresse verso sud seguendo la Samson Drive ma, improvvisamente, la sua auto si fermò.
Mentre tentava di riavviare il suo veicolo, fu investito da una luce intensa proveniente dall'alto. Sorpreso e spaventato, scese dall’auto e rimase a guardare un grande oggetto di forma circolare, intensamente luminoso, specie nella sua sezione centrale.
Dopo circa trenta secondi, il grande oggetto si allontanò senza mai emettere alcun suono.
Quando scomparve alla vista, le funzioni dell'auto della polizia tornarono alla normalità.
Cercando di capire cosa aveva appena visto, Meloro partì all'inseguimento dell'UFO. Non riuscì a tenere il passo. Chiamò la Centrale informandoli di ciò che aveva visto e fornì la direzione dell'oggetto volante. Ben presto, queste informazioni furono trasmesse a tutte le unità delle forze dell'ordine attive nell'area e i rapporti sulla direzione dell'oggetto furono usati per triangolarlo e consentire alle unità di spostarsi per intercettarlo.
Rudolph dichiarò, in seguito, che almeno 14-15 agenti avevano visto l'UFO. I loro rapporti sull'oggetto e sui suoi movimenti furono oggetto di discussione tra di loro, poichè facevano apertamente uso della radio.
Fu interpellata la Torre di Controllo dell'aeroporto locale per chiedere se avessero qualcosa di insolito sul loro radar. La torre di controllo dichiarò che non vedevano nulla di insolito nel raggio di 60 miglia intorno a Youngstown.




Il ricercatore Kenny Young ha condotto uno studio approfondito sugli avvistamenti della contea di Trumbull. Richiese i documenti riguardanti il caso appellandosi al Freedom of Information Act, ma le sue richieste furono respinte. Però, ebbe modo di intervistare gli agenti coinvolti nel caso: la sua opinione era dicessero la verità.
Il tenente James Baker, del dipartimento di polizia di Brookfield Township, era uno degli agenti che monitorava le chiamate. Decise di dare un'occhiata di persona. Si arrampicò su una torre radar in disuso per avere una visuale migliore. Quando raggiunse la cima della torre, rimase scioccato da ciò che vide: non uno, ma tre UFO. I tre oggetti erano disposti a triangolo, con l'oggetto centrale leggermente più in alto dei due laterali. Baker affermò che gli oggetti cambiavano colore simultaneamente: rosso, giallo, blu e verde. Questo è quello che riferì agli altri poliziotti in servizio.
Banalmente, gli avvistamenti furono spiegati dai soliti “esperti” come semplici stelle che apparivano basse nel cielo e sembravano cambiare colore.
Questo però non spiega come quelle stelle potessero bloccare i veicoli della polizia, come spiegare le luci che si muovono o gli oggetti solidi che furono visti e inseguiti dai poliziotti.
Alcuni teorizzarono che l'oggetto fosse un velivolo sperimentale top secret proveniente dalla base della riserva aerea di Youngstown. Tuttavia, il capitano John Keytack smentì in modo categorico queste teorie: dichiarò che non c’erano aerei, sperimentali o meno, in volo quella notte.

venerdì 21 giugno 2024

L’OMINO DI RUWA


 

Venerdì 16 settembre 1994, intorno alle 10:15, sessantadue bambini della Ariel School, una scuola elementare privata di Ruwa, a circa 20 km da Harare (Zimbabwe) erano nel loro campo da gioco per la pausa di metà mattinata. All'improvviso videro tre palline d'argento nel cielo sopra la scuola. Queste sparirono in un lampo di luce per poi ricomparire altrove. Ciò accadde per tre volte, poi iniziarono a scendere verso la scuola e una di loro atterrò (o si librò) su un terreno accidentato, con alberi, cespugli spinosi e dell'erba da cui spuntavano germogli di bambù.
I bambini non potevano accedere a quest'area, nonostante fosse adiacente al loro campo da gioco e non fosse recintata, a causa della presenza di serpenti, ragni e altre creature velenose. Il campo incolto era attraversato da una stradina utilizzata dai trattori che, di tanto in tanto, cercavano di ripulire quella zona. Nel sito corre una linea elettrica supportata da tralicci e secondo un ragazzo, l'oggetto seguì questa linea prima di atterrare. Tuttavia, non è chiaro se l'oggetto sia veramente atterrato o sia rimasto sospeso a mezz’aria.

Martedì 20 settembre si recò sul posto una piccola squadra di cui faceva parte anche un giornalista della BBC con la loro attrezzatura televisiva e un tecnico, Gunter Hofer. Avevano in dotazione un contatore Geiger, un metal detector e un magnetometro. Strumenti che furono utilizzati per capire se l'oggetto aveva lasciato tracce della sua presenza. Il preside della scuola, il signor Colin Mackie, fu molto collaborativo e sebbene non credesse negli UFO, ammise di credere che i bambini avessero visto quello che descrivevano. Furono intervistati circa 10 o 12 bambini, i più grandi e il tutto fu registrato per il canale televisivo della BBC.

Un testimone oculare, identificato solo come Barry D., disse di aver visto tre oggetti volare là sopra. Avevano luci rosse lampeggianti. Sono scomparsi e sono riapparsi quasi subito da un’altra parte. Ciò è accaduto per tre volte. Poi atterrarono nei pressi di alcuni alberi della gomma. Barry riferì che l’oggetto principale aveva le dimensioni apparenti dell'unghia del suo pollice tenuto a distanza di un braccio. Il resoconto fu confermato dagli altri bambini. Secondo loro, l’oggetto scese nella zona indicata, a circa 100 metri da loro, al confine del campo sportivo della scuola.
Poi, un piccolo uomo (alto circa un metro) apparve sopra l'oggetto. Scese, camminò per un po' sul terreno accidentato e quando si accorse dei bambini, scomparve. Lui o un suo simile, poi riapparve sul retro dell'oggetto. Questo, decollò molto rapidamente e scomparve.
L'omino indossava un abito nero attillato che, secondo una ragazza, era "lucente". Aveva un collo lungo e magro e occhi enormi a forma di palloni da rugby. Aveva un viso pallido con lunghi capelli neri che gli arrivavano fin sulle spalle.

Fu suggerito al signor Mackie, prima di visitare la scuola e prima che i bambini venissero intervistati, di invitarli a disegnare ciò che avevano visto. Furono raccolti circa 30-40 disegni, alcuni dei quali molto espliciti e chiari. La maggior parte dei disegni sono simili, ma alcuni velivoli sembrano effettivamente dei "dischi volanti". C’è da chiedersi quanti di questi bambini siano stati influenzati dai media.
Sappiamo che i bambini più piccoli, quelli con un’età compresa tra i 5 e i 7 anni, di fronte al fenomeno, erano molto spaventati e correvano gridando: "Aiutatemi, aiutatemi". I bambini più grandi cercarono di tranquillizzarli e chiesero loro del perché fossero così spaventati. La risposta fu: - Viene a mangiarci. - C’è da credere che questo ragionamento possa applicarsi maggiormente ai bambini africani che conoscono le leggende dei tokoloshies, che mangiano bambini.

I loro insegnanti erano in riunione e non sono usciti. Il preside, ha riferito che i bambini urlavano e gridavano sempre durante il gioco per cui nessuno pensò che stesse succedendo qualcosa di insolito. L'unico altro adulto disponibile in quel momento era una delle madri che gestiva il negozio di dolciumi. Quando i bambini vennero a chiamarla, lei non ci credette e non volle uscire: non era disposta a lasciare il negozio incustodito, visto che c’era tanto cibo e del denaro.

Gunter e gli uomini esaminarono attentamente il terreno attorno al punto in cui i bambini avevano visto l'oggetto, ma non riuscirono a ottenere alcuna lettura sul contatore Geiger o su qualsiasi altra attrezzatura. In effetti, se l'oggetto non fosse atterrato, non ci sarebbe stato nulla da rilevare. Camminando con cautela sotto i tralicci, tra cespugli spinosi e tane di serpenti, non fu trovato alcun segno di un punto di atterraggio.


L'immagine è solo indicativa.

martedì 18 giugno 2024

IL RAPPORTO DEL CAP. JEAN CHARLES DUBOC


Un altro capitolo della serie: i piloti vedono gli UFO, degnamente introdotta dal post “Piloti” (Cfr. Piloti) pubblicato verso la fine del 2015.
Il 28 gennaio 1994, all'inizio del pomeriggio, l'equipaggio del volo Air-France AF-3532 (Nizza-Londra) osservò un fenomeno insolito. UFOCOM iniziò un’indagine interrogando, in primis, il comandante Jean-Charles Duboc.

Di seguito, l’intervista.

Comandante, lei il 28 gennaio 1994 si è imbattuto in un fenomeno insolito mentre era in volo sulla tratta Nizza-Londra. Potrebbe raccontarci a cosa ha assistito?

Sì, ero ai comandi del volo AF-3532 quel 28 gennaio del 1994, il copilota era Valerie Chauffour e avevamo imbarcato ventiquattro passeggeri. Conservo copia dell'OCTAVE, che è il seguito informatico del volo e posso precisare che sopra la zona parigina, a quota 11.700 metri (FL 390), la temperatura esterna era di meno 59 gradi centigradi, il vento proveniva da Nord-Ovest. La visibilità era di oltre 300 km (150 Nm) e la copertura nuvolosa era costituita da altocumuli. Il volo non riscontrò alcun problema, la navigazione si svolse in ottime condizioni meteo nonostante il vento contrario (triangolato) a quasi 130 km/h (70 kts). Ciò ci dava una velocità al suolo di 650 km/h (350 kts). L'ora di decollo da Nizza, era alle 00:56 UT e l'ora prevista per l’arrivo a Londra era alle 14:13 UT.
Come dicevo, fu un volo particolarmente tranquillo, senza particolari problemi. Quando arrivammo sopra Coulommiers, uno steward notò un oggetto che pensava potesse essere un pallone meteorologico. Questo oggetto fu poi visto dal copilota e da me, pochi istanti dopo.
Sembrava avere una forma variabile e attraversò molto rapidamente la nostra diagonale. L'ho identificai dapprima come un aereo, era di fronte a noi, a circa 45 km (25 Nm) a una quota di circa 10.500 metri (25 Nm) e con un assetto molto cabrato, vicino ai 45°. Ho trovato questo assetto assolutamente anomalo perché a questa quota gli aerei non si inclinano oltre i 30 gradi senza rischiare di andare in stallo. Quest'oggetto ci sembrò assolutamente anomalo per le sue dimensioni che ci parvero immense, per il suo colore rosso scuro e per i bordi sfocati. Ebbi l'impressione di osservare una gigantesca lente in evoluzione. Non assomigliava a nulla che avessimo già visto, nella nostra carriera.
Questo oggetto, questo fenomeno, è rimasto immobile mentre lo lasciavamo alla nostra sinistra, sempre a una distanza di circa 45 km. L'abbiamo osservato per circa un minuto, consapevoli che stavamo vedendo qualcosa di assolutamente anomalo. Abbiamo continuato ad osservarlo mentre si fondeva gradualmente con l'ambiente. L'abbiamo visto diventare traslucido, trasparente, diluirsi nello spazio. Fu assolutamente fantastico.
Dopo, abbiamo contattato il centro di controllo di Reims per annunciargli la presenza di questo oggetto non identificato, come richiesto dalla regolamentazione del trasporto aereo.

Questo “oggetto” è stato tracciato dai suoi strumenti? E la scatola nera del volo 3532 ha registrato le comunicazioni tra il vostro aereo e il centro di controllo di Reims?

I nostri strumenti di bordo non sono predisposti per localizzare altri aeromobili. Il radar (meteorologico) dell’aereo serve esclusivamente a localizzare i temporali per poterli, eventualmente, evitare. Caratteristici di questi fenomeni atmosferici sono i cumulonembi. Durante questo evento il radar non era in funzione, poiché è necessario solo nel volo strumentale (IFR).
Allo stesso modo la scatola nera non può in nessun caso rilevare velivoli o fenomeni esterni. Sull'Airbus 320 è presente un primo registratore che è il Quick Access Recorder (QAR). Registra solo i parametri di volo, velocità, altitudine, meccanica, motori, impianto elettrico, ecc. Viene analizzato dal servizio di manutenzione.
Il secondo registratore, il DFDR, ha le stesse funzioni, ma deve sopportare i carichi estremi di un incidente. Questo registratore viene analizzato solo in caso di incidente o su richiesta dell'equipaggio. Poiché non risultava alcun pericolo e quindi nessun parametro del nostro volo fu modificato, le registrazioni non sono state analizzate poiché sarebbe stato inutile.
L'UFO si trovava a circa 45 km dal nostro aereo e non si sono verificati disturbi elettrici o magnetici.
D'altra parte questo UFO era a circa 10 km sopra Parigi. Se ci fossero stati i disturbi elettromagnetici, qualche milione di persone se ne sarebbe accorto. Le comunicazioni sono sempre state regolari e così anche per i principali programmi televisivi e radiofonici!

Quali sono stati i proseguimenti di questa vicenda a livello professionale e personale? È stato intervistato dalle autorità civili o militari?

Nell'immediato non fu preso alcun provvedimento, anche perché non presentai una relazione scritta. L’ho feci per evitare di essere ridicolizzato. Fu tre anni dopo, mentre leggevo un articolo di Paris Match, che descriveva come un UFO fosse stato rilevato sopra Parigi, che stabilii il collegamento tra quell’UFO e ciò che avevo visto. Ho quindi presentato un rapporto alla polizia francese, la Gendarmerie Nationale, che dispone di una Standard Operating Procedures (SOP) per la raccolta dei rapporti sugli UFO.

giovedì 6 giugno 2024

AVVISTAMENTO RADAR/VISUALE SULL’AEROPORTO DI CASELLE



Il 30 novembre 1973, il pilota Riccardo Marano si stava preparando a far atterrare il suo aereo, un Piper Navajo, all'aeroporto di Caselle, a Torino, quando notò una “palla di luce multicolore” sospesa proprio sulla pista. Lo strano oggetto “cambiava colore, passando dal viola, al blu, al rosso scuro”.
Mentre si avvicinava, l’oggetto si stava già muovendo e all'improvviso è decollato "in modo molto irregolare". Fece dei movimenti che il testimone “non aveva mai visto fare a nessun aereo”, come “improvvisi salti avanti e indietro”. Marano stimò che l'oggetto si era allontanato viaggiando a circa 900 miglia all'ora.

In seguito all'avvistamento di Marano arrivò una relazione confermativa da parte del colonnello Rustichelli, della base militare di Caselle. Il quale disse di aver visto l'anomalia sullo schermo radar della base. Un altro testimone, il comandante Tranquillo che era al comando di un DC-9 Alitalia diretto a Roma. Affermò che quello era decisamente un oggetto “solido” che “appariva come un aereo, sul radar”. Il pilota lo descrisse come “una cosa brillante che emetteva lampi di luce intermittenti”.
Anche un altro pilota lo vide: il comandante Mezzalami. Affermò di aver visto “qualcosa di davvero molto strano”. Anche se non aggiunse altro.

Secondo un articolo apparso sul Washington Post , il 4 dicembre, mentre la notte prendeva il sopravvento sui cieli di Torino, migliaia di persone sarebbero state testimoni di un enorme oggetto sospeso sopra le loro teste. E ancora una volta, come per l’avvistamento di quattro notti prima, la conferma arrivò dalla vicina struttura militare: i militari lo avevano visto sul radar. Ma l'oggetto era chiaramente visibile ad occhio nudo. Rimase sospeso in alto per diversi minuti, in piena vista, per chiunque avesse alzato lo sguardo al cielo. Dobbiamo dire che, per una volta, la polizia, spronata da numerose segnalazioni, trattò l'incidente con serietà. Tanto che inviò non meno di sei unità di pattuglia per indagare il fenomeno. Gli agenti arrivarono fin quasi sotto l’oggetto, ma il misterioso velivolo compì un repentino balzo verso l'alto e scomparve nell’oscurità.

mercoledì 5 giugno 2024

AVVISTAMENTO CON SPAVENTO



Alle 11:15 del 17 giugno 1977, Jose Francisco Rodrigues stava sfrecciando sulla pista della base aerea di Tancos a bordo di un aereo dell'aeronautica portoghese: un Dornier 27. Il 23enne era già un pilota esperto, con oltre 800 ore di volo alle spalle. Ben presto si alzò da terra e si diresse verso il cielo nuvoloso e grigio sopra di lui. Le nubi sembravano destinate a disperdere il loro carico di pioggia da un momento all'altro.
Dopo circa 45 minuti di volo, iniziò a sorvolare la diga del Castelo de Bode, un impianto idroelettrico.
Mentre il pilota scrutava l'ambiente circostante, notò un oggetto scuro che usciva da un banco di nuvole proprio davanti a lui. Credette che l'oggetto fosse un altro aereo, quindi cambiò rotta prima di contattare, via radio, la base per avere conferma della presenza di altri aerei nell'area. Tuttavia, la base affermò di non avere nulla sui propri schermi radar a parte il suo Dornier.
Decise di inseguire l’oggetto, in modo da poterlo vedere meglio. La torre di controllo lo sentì gridare in modo allarmato, come se fosse sorpreso, evidenziando che stava accadendo qualcosa di straordinario.
Dritto di prua, davanti al giovane pilota, c'era un oggetto scuro e rotondo, diverso da qualsiasi altro velivolo.
Ora, sapeva che non era un aereo, anche se non sapeva cosa fosse. Rodrigues cercò quindi di ricordare quanti più dettagli possibile. Affermò, successivamente, che la parte superiore dell'oggetto era nera, compatta ed uniforme, mentre la parte inferiore era assemblata con diversi pannelli. Rimase fermo dov'era: "a non più di 6 metri" dal suo aereo prima di svanire improvvisamente in lontananza a una velocità fantastica.
Fu a questo punto che il suo aereo cominciò improvvisamente a vibrare mentre la bussola iniziò a girare in tondo. In pochi secondi, nonostante il motore funzionasse, l'aereo precipitò in caduta libera. Rodrigues vide le cime degli alberi terribilmente vicine. Diede massima potenza e proprio mentre sfiorava le cime degli alberi, riprese il controllo dell'aereo. Riuscì così a far ritorno e ad atterrare alla base.

Dopo essersi sottoposto a una visita medica (che superò senza problemi) fece rapporto ai suoi superiori. Fu notato, tuttavia, quanto fosse angosciato a causa di quell’esperienza. Il suo stato di agitazione fu accertato sia dai medici sia dai suoi superiori: con ogni evidenza, non era incorso in un semplice “guasto al motore”.

In effetti, l’aeronautica portoghese indagò a fondo sul caso e finì per cooperare con investigatori UFO “indipendenti”.
Furono rintracciati anche due testimoni oculari, che non videro l’UFO, ma dissero che avevano notato l’aereo perdere il controllo. I due pastori notarono il Dornier piombare all'improvviso proprio sopra la diga per poi livellarsi all’ultimo istante. Avrebbero persino affermato di aver sentito il forte rumore del motore prima che l'aereo uscisse da una caduta “a foglia morta”.
Infine, i tecnici che operavano nella struttura della diga, sebbene non potessero vedere né l’aero, né il bizzarro oggetto, notarono, sui loro strumenti, un improvviso calo di pressione ed energia, come se il bacino fosse rimasto a secco. Fu appurato che ciò avveniva nello stesso momento in cui l'aereo iniziava ad avere problemi. L'anomalia durò solo pochi secondi, molto probabilmente si protrasse solo per il tempo in cui l’aereo cadeva. Nondimeno, la cosa destò grande preoccupazione a coloro che in quel momento lavoravano nell’impianto.
Potrebbe essere stata una strana coincidenza?
Solo una mente scettica respingerebbe la probabilità che esista una connessione tra i due incidenti.

sabato 25 maggio 2024

UNA SCENA SURREALE




La casa mobile di James Richards si trovava nella più assoluta periferia della città di Columbia, nello stato del Missouri. Non poteva essere più isolata di così, era posta alla fine di un sentiero senza uscita, a circa 300 metri dalla prima strada percorribile. Stava in una radura, tutto intorno c'erano alberi sparsi. Dire che Richards e sua figlia Vanea di 16 anni, così come suo figlio di 3 anni, Jamie, fossero tagliati fuori dal mondo era un eufemismo. Quella sera, poco dopo la mezzanotte del 28 giugno 1973, Vanea stava andando verso il frigorifero per riporvi un biberon. La musica, proveniente da un giradischi, riempiva la casa di note, ma la finestra era aperta e le permise di sentire il “rumore” all'esterno.

Vanea descrisse quel rumore come il suono di una "percussione" che sembrava provenire dagli alberi attorno alla casa mobile. Abbassò la musica riuscendo a distinguere quello che sembrava essere il suono di qualcosa che "scuoteva un grande albero". Rimase dov'era ancora per qualche istante, ascoltando attentamente l'attività misteriosa e inquietante che avveniva là fuori. Poi, volgendosi verso l’interno della casa, chiamò suo padre.
Richards, seduto in soggiorno con Jamie, udì sua figlia che lo chiamava dalla cucina. A causa dell'ora e del fatto che fosse stanco, fece un po' fatica ad alzarsi  e ad avvicinarsi alla finestra.
Quando vi arrivò, vide sua figlia chiudere in gran fretta la zanzariera che proteggeva la porta d'ingresso. Lei lo raggiunse un attimo dopo.
Mentre entrambi fissavano l'oscurità della notte estiva, all'improvviso divennero visibili due raggi di luce. Si stagliavano tra gli alberi e il recinto. Richards stimò che fossero a circa 50 piedi dalla finestra e che avessero un aspetto "conico". Nulla di strano, se non fosse che la sezione più ampia era nella parte superiore.
Provenivano dall’alto, ed erano particolarmente chiari e brillanti. Non riuscì a scorgere la fonte di quella sorgente luminosa. Scomparvero all'improvviso, così come erano apparsi. Fu allora che Richards e sua figlia poterono vedere l’oggetto ovale che li aveva prodotti.

Padre e la figlia rimasero dov'erano, davanti alla finestra della cucina, entrambi affascinati e allarmati dalla scena che si svolgevano sotto i loro occhi. L’oggetto, del diametro di circa 15 piedi, sembrava essere a soli pochi piedi da terra. Era così luminoso che i due avevano difficoltà a guardarlo. Per un raggio di 100 piedi, la zona circostante era illuminata a giorno. In questa luce diurna artificiale, i due potevano vedere gli alberi muoversi come se fossero scossi da un forte vento arrivato all’improvviso. La tempesta che imperversava si abbatteva su tutti gli alberi, ma sembrava che alcuni di essi subissero una sorte peggiore. Vanea assistette addirittura a un albero che veniva trascinato per terra.
Per tutto il tempo, l'unico suono che udirono fu quello che inizialmente aveva attirato l'attenzione di Vanea: lo strano rumore di colpi. Nonostante la tempesta, nessun altro suono o rumore proveniva dall'esterno, il che dava alla scena un'atmosfera surreale. Poi, improvvisamente, il rumore cessò, anche se gli alberi continuarono ad agitarsi. Un attimo dopo, si udì uno "schiocco" e solo allora gli alberi che si fermarono.

Ora, erano avvolti dal silenzio. Padre e figlia avvertivano un forte disagio. Fu allora che Richards si rese conto che i cani, che normalmente abbaiavano a qualsiasi cosa si muovesse, erano completamente immobili e silenziosi. spostandosi da una finestra all'altra, vide che si nascondevano, spaventati da qualcosa, qualunque cosa fosse, che era accaduta solo pochi istanti prima.
Da buon americano, pensò di andare in camera per recuperare le armi. Tornò nella cucina con armi e munizioni, caricò le pistole e le tenne a portata di mano.
Quando tornò alla finestra, dove era sua figlia, poté vedere che lo scafo luminoso era rimasto dov’era. Richards disse, in seguito, che la parte centrale era molto brillante mentre i bordi erano decisamente più scuri. Vanea, invece, affermò che i bordi dell’oggetto erano un po’ “sfocati”.
I due erano in apprensione e non distoglievano lo sguardo nemmeno per un momento. Tuttavia, Richards decise che era giunto il momento di chiedere aiuto.
Intanto l'oggetto, forse consapevole della sua decisione, si allontanò improvvisamente spostandosi sopra un campo vicino, a circa 200 piedi dalla casa mobile.
Ora potevano distinguere altri dettagli. Ad esempio, notarono che lo scafo era circondato da una "fascia di luce blu", mentre un bagliore arancione si estendeva tutto intorno a questo bordo esterno. Richards e sua figlia osservarono l'imbarcazione ritornare nella posizione precedente, con un movimento “fluido e lento”. Richards, intanto, si allontanò dalla finestra per effettuare la chiamata d’emergenza.

La signora che rispose alla chiamata è identificata solo come “Mrs. AB”. Affermò che Richards era “molto eccitato e sembrava spaventato” sebbene parlasse normalmente e descrivesse con chiarezza l’evento. Le chiese di allertare la polizia, l'FBI o chiunque potesse aiutarlo!
Lei riuscì a tranquillizzarlo un po' e gli assicurò che avrebbe contattato subito un operatore che lo avrebbe richiamato. Invece, fu lei stessa a richiamarlo e parlò con Richards ancora per diversi minuti. Concluse dicendogli, ancora una volta, che un operatore lo avrebbe contattato.
Durante questo colloquio, le luci della casa mobile si abbassarono più volte.
L’operatore, però, incontrò delle difficoltà: non riusciva a chiamare Richards. Invano, digitò il numero per ben cinque volte.
Durante questo periodo, Richards iniziò a preoccuparsi e visto che nessuno lo richiamava, sollevò il ricevitore senza che il telefono squillasse. Stranamente, dopo aver udito il segnale telefonico, improvvisamente sentì il suo interlocutore. Dopo aver riferito all'operatore quanto accaduto, affermò di essere decisamente spaventato e che era preoccupato per i suoi figli. Continuava a ripetere la sua storia, ancora e ancora. Di tanto in tanto si fermava e chiedeva a sua figlia, se lo strano oggetto fosse ancora fuori.
Lo misero in contatto con il personale della Torre dell'aeroporto regionale di Columbia. Qui, una signora, molto gentile, gli assicurò che avrebbe contattato la polizia e avrebbe denunciato, per lui, l'avvistamento. Inoltre, lo informò che erano a conoscenza dell’avvistamento di un oggetto simile avvenuto il 24 giugno: solo due settimane prima.

Richards e Vanea avevano osservato, con un crescente senso di paura, l'oggetto avvicinarsi. Richards era sopraffatto da una “sensazione di freddo” sentiva che qualcosa di imminente e terribile stava per accadere e non aveva idea di cosa fare.
La situazione di stallo durò diversi minuti. Quindi, lo scafo si mosse ancora una volta. attraversò gli alberi col solito “movimento fluido e lento” e si fermò a una distanza di circa 200 piedi. Come prima, da questa distanza, era visibile il bagliore dei bordi esterni del velivolo e il bagliore argentato della sezione centrale era più definito.
L'oggetto sembrò svanire. Non si allontanò, semplicemente svanì. Nel giro di pochi minuti l'oggetto non fu più visibile.



L'immagine sopra non è attinente al caso. Fu ripreso da una telecamera di sorveglianza, a New York, il 09-02-2009.

sabato 18 maggio 2024

NON PARLATENE: NON È SUCCESSO!


Tutto iniziò quando due poliziotti avvistarono, nel cielo, qualcosa di insolito. La mattina del 24 ottobre 1967 gli agenti Roger Willey e Clifford Waycott erano di pattuglia lungo la A3072, tra Hatherleigh e Holsworthy quando s’imbatterono in un grande oggetto luminoso, a forma di croce, sospeso in aria. Perplessi, tentarono di avvicinarsi e riuscirono ad arrivare a circa 400 metri, prima che questo iniziasse ad allontanarsi come se fosse consapevole della loro presenza. Fecero rapporto alla stazione di polizia, poi decisero di continuare l'inseguimento. Ma, pur guidando a 90 miglia all'ora, non furono più in grado di raggiungerlo.
Un turista, Christopher Garner, successivamente, confermò di aver assistito all’avvistamento.

- Era un oggetto solido, reale e sicuramente controllato, magari a distanza, da una forma di intelligenza - disse l'agente Willey. – Sembrava interessato alla nostra macchina. Raggiungeva un’altitudine elevata per poi scendere di nuovo. A volte, scendeva fino al livello delle cime degli alberi. Non si sentì alcun suono, a parte il rumore dell'auto.

Curiosamente, un altro oggetto a forma di croce fu avvistato tre giorni dopo, sempre da agenti della polizia. Fu visto nella stessa zona mentre si dirigeva a nord-est. 
Successivamente, il Ministero della Difesa, condusse una propria indagine sul fenomeno, ma non né conosciamo gli esiti.

- Non ci hanno dato alcuna spiegazione - ha riferito Waycott in età avanzata – anzi ci hanno ordinato di non parlarne. Non è successo: questo è quello che ci hanno detto. Ma, noi sappiamo che l’abbiamo visto.

L’immagine è puramente indicativa.

sabato 4 maggio 2024

L'UFO DI SCORTA

 

Spesso, troppo spesso, si trovano in rete notizie ufologiche che, nel bene o nel male, ci appaiono come ‘sensazionali’! È un modo un po’ subdolo di presentare l’ufologia: ma è un efficace specchietto per le allodole, atto ad adescare la “massa”. L’ufologia, quella vera, purtroppo, è fatta anche di molti, moltissimi “banali” avvistamenti. Li definisco banali perché in questo mondo, dove conta più l’apparenza che la sostanza, tutto deve apparire (appunto) come in un talk show. Eppure, in tutta la loro banalità, sono l'ennesima verace testimonianza che, lì fuori, qualcuno o qualcosa continua ad osservaci

L'Ing. Carlos Cauich Carrillo ha registrato un video in cui un oggetto sconosciuto sembrava scortare l'aereo di linea sul quale viaggiava come passeggero. Il volo copriva la rotta Tapachula-Messico. Era il 21 settembre del 2005.
Interrogato, in qualità di testimone, Carlos affermò di essersi sentito molto nervoso e di aver avuto la percezione che “qualcosa o qualcuno” lo avesse collocato lì, nel momento più opportuno. Inizialmente stava solo riprendendo immagini del paesaggio visto dall'alto. Il video è stato realizzato con una Cyber ​​Shot DSC-P32, da 3,2 megapixel, e ha una durata di circa 10 secondi.
Carlos, dopo aver esaminato il materiale, notò questo oggetto volante che eseguiva movimenti irregolari ad alta velocità, scomparendo, in determinati momenti, fuori dall'inquadratura. Dava l’impressione che superasse l'aereo di linea, che viaggiava a più di 800 Km/h, per poi rallentare in modo repentino.
L'evento ebbe luogo alle 14:15, mentre l'aereo della Mexicana de Aviacion sorvolava la regione di Salina Cruz, nello stato di Oaxaca.

domenica 21 aprile 2024

IL COMPLOTTO

 



"Gli Gnostici affermavano che c’è stata un’invasione, nel 3.600 A. C. Hanno descritto questa invasione come un virus. In effetti, hanno fatto fatica a descriverla. Gli invasori furono chiamati Arconti. Questi avevano la capacità di duplicare la realtà, di ingannarci. I testi di Nag Hammadi ce li descrivono come dei rettili, con la pelle grigia e gli occhi scuri e immobili.
Ma, come è possibile duplicare la realtà?
La televisione può darci un esempio. Le storie rappresentate sono, per lo più, fittizie e i personaggi sono sostituiti dagli attori. La realtà è alterata e il più delle volte è scandalosa.
Misero in atto un piano per dominare il mondo, ma hanno dovuto attendere per ottenere il potere, perché i popoli della Terra erano essenzialmente gnostici e non credevano in una religione che gli ”rifilata” un Dio collerico, vendicativo e pure bugiardo: disse ad Adamo ed Eva di non mangiare assolutamente i frutti dell’albero della Conoscenza poiché se ne avessero mangiati sarebbero sicuramente morti. Eppure, entrambi ne mangiarono e nessuno dei due morì: non disse loro la verità."

Inizia così un testo che postai nel 2018, dal titolo: “L'INGANNO" ed è quindi singolare ritrovare, oggi, un altro testimone di questo fatidico inganno. È un uomo di grande esperienza, un investigatore che, seppur esperto, non è riuscito a sciogliere tutti i suoi dubbi.


Darrel Sims, ex agente della CIA e poi investigatore privato, è tra coloro che affermano di essere stati rapiti dagli alieni. Crede questi siano malevoli. Avverte che dovremmo essere cauti e non cercare alcun contatto perché le persone che hanno esperienze di contatti positivi vengono semplicemente ingannate. Gli alieni ingannano gli umani facendogli credere ai loro buoni propositi. Per esempio: che sono qui per aiutare il pianeta. Ma lo hanno mai fatto?
Le persone che hanno un'esperienza positiva del fenomeno, hanno solo accettato un programma.
Sims sostiene che i rapimenti siano pericolosi: alcune persone hanno perso la vita durante un rapimento mentre altre sono rimaste ferite. Ci avverte che gli alieni sono più intelligenti e sono in grado di manipolare gli umani.
Sims si vanta di aver gestito circa 2.000 casi ufologici, in diverse parti del mondo e di aver parlato con decine di migliaia di testimoni. Un’esperienza di prim’ordine.
Singolare è il rapporto in cui una signora che aveva segni di un taglio dallo sterno all'ombelico e tuttavia era sicura di non aver mai subito alcun intervento chirurgico in vita sua. Era fin troppo evidente che l'aveva subito, ma non se ne ricordava.
Sims ci dice che gli alieni lo rapirono quando aveva solo quattro anni. Ricorda uno strano individuo che si muoveva nella sua stanza. Pensò che sarebbe andato a sbattere contro il muro e invece lo attraversò e sparì. Sims lo ha descritto come dotato di braccia e gambe lunghe e magre con un corpo e un collo sottili. Ha aggiunto che aveva una testa bulbosa leggermente inclinata di lato. Sostiene che l'alieno non gli rivolse la parola, ma cercò di alterare i suoi ricordi facendogli credere che stesse osservando un clown, in modo da non lasciargli dei ricordi spiacevoli.
Crede che ci stanno ingannando ma, nonostante la sua grande esperienza, non ne conosce il motivo e vorrebbe tanto trovare una risposta.

giovedì 11 aprile 2024

NO: NON ERA UN INCENDIO




Intorno alle 23:00 della sera del 22 aprile 1976, George Wheeler individuò quello che credeva fosse un incendio, vicino a Tuttle Hill, nella cittadina di Elmwood.
Wheeler era un veterano, aveva oltre tre decenni di esperienza nella polizia avendo prestato servizio presso i dipartimenti di New York e Wisconsin. Ora, lavorava in qualità di poliziotto privato a Elmwood. È importante rimarcare che Wheeler era stato un pilota durante la Seconda Guerra Mondiale ed era reduce di vari combattimenti aerei. Tutto ciò lo rendeva un testimone attendibile e credibile.
Quella sera, pensando che un incendio stesse per divampare nelle vicinanze, saltò sul suo veicolo e si diresse verso il luogo. Al suo arrivo, però, non trovò le fiamme di un incendio: il bagliore era prodotto da “uno strano oggetto luminoso” che si trovava sospeso a circa 100 piedi dal suolo. Wheeler, che si trovava a circa 500 piedi dal velivolo, poteva vedere “sei luci bianche” e diverse “finestre o oblò lungo il perimetro dell’oggetto. Dietro queste “finestre” si notavano delle ombre in movimento. Sì, era come se ci fosse qualcuno all'interno di questo gigantesco velivolo color argento.
Notò un pannello laterale aperto che gli permetteva di intravedere l'interno. Vide qualcosa che “ruotava lentamente” e che gli ricordava una turbina. Diverse "gambe" sporgevano dalla parte inferiore, ma qualcosa di più prominente, “un’appendice nera, simile a un tubo” si collegava al fondo dello scafo.
Stava inviando, via radio, un rapporto al dipartimento dello sceriffo di Ellsworth ma, mentre lo faceva, la navetta si sollevò improvvisamente e partì con una velocità sconcertante. In concomitanza con questo movimento improvviso, un “lampo blu” illuminò la zona provocando l'istantaneo spegnimento della radio. Anche le luci e il motore dell'auto si spensero senza alcun preavviso.
La radio riprese a funzionare poco dopo: sentì l’operatore chiedergli se avesse bisogno di assistenza. Lui esclamò: - Mio Dio, è un altro di quegli UFO! È un veicolo spaziale!
Wheeler si concesse qualche secondo per schiarirsi le idee. Aveva visto l'oggetto per meno di un minuto, forse per 45 secondi. Ricordava un rumore "sibilante" mentre questo sfrecciava verso l'alto nel cielo notturno. Ammise che l'esterno dello scafo era effettivamente di colore argento metallizzato. La parte superiore emetteva un bagliore arancione. Era così brillante che fissare questa parte era “come guardare il sole”. L’oggetto era enorme. Le sue dimensioni erano quelle di una casa a due piani.

Forse la cosa più interessante era l'appendice nera simile a un tubo. Wheeler affermò che si estendeva verso il basso tra gli alberi sottostanti. Non ci è chiaro se arrivasse fino a terra.
Esistono, tuttavia, diversi avvistamenti nei quali l’UFO possiede una simile appendice. Secondo alcuni, questi dispositivi sono utilizzati per estrarre l'acqua da una fonte a terra (Cfr. il Capitano), ad esempio da una torre idrica o anche da un lago o da un fiume. Se accettiamo per vera questa ipotesi, potremmo supporre che l’UFO si stesse approvvigionando di acqua. In effetti, c'era nelle vicinanze una fattoria, di proprietà degli O'Bryan. Probabilmente ci sarà stata anche una torre (serbatoio) per l’approvvigionamento idrico. Il signor O'Bryan affermò che, poco dopo le 23:00 la ricezione televisiva si interruppe, ma riprese quasi subito.
Ciò potrebbe corrispondere al momento in cui l'oggetto decollò mettendo fuori uso la radio del nostro testimone e spense pure il motore dell'auto?

Poco dopo l'incidente, David Moots, un allevatore di 36 anni (all’epoca dei fatti), stava tornando a casa, quando vide l'auto di Wheeler parcheggiata dall'altra parte della strada e con le luci spente. Accostò, scese dal veicolo e si avvicinò per vedere se avesse bisogno di aiuto: Wheeler appariva confuso e sofferente. Moots sapeva che, in passato, Wheeler aveva avuto un attacco di cuore. Così, quando lo vide scendere dall'auto, in un primo momento, credette che si trattasse di un altro episodio simile. Più si avvicinava e più poteva vedere che c'era qualcosa che non andava in lui. Gli chiese se stava bene e Wheeler rispose che era stato colpito. Allora gli domandò se fosse stato coinvolto in un incidente stradale, ma Wheeler rispose: - No, è stato uno di quegli UFO!

L’uso della parola “quegli” suggerisce che gli avvistamenti UFO fossero di dominio pubblico tra i residenti della città. A tal proposito, Moots dichiarò più tardi, che “molte persone” hanno affermato di aver visto un UFO. Tanto che non rimase sorpreso dal fatto che anche Wheeler ne avesse menzionato uno. Ciò che lo sorprese, fu l’affermazione di essere stato colpito.
In effetti, della vicenda, vi furono molti altri testimoni: la signora Wergland, per esempio, che abitava appena fuori Elmwood. Quando il suo orologio a cucù annunciò che erano le 23:00, andò in cucina per prendere le sue medicine. E così le capitò di dare un'occhiata fuori dalla finestra. Lì, di fronte a casa sua, c’era un oggetto “luminoso, arancione a forma di mezzaluna” sospeso su Tuttle Hill. Osservò l'oggetto per diversi minuti prima di andare, con tutta calma, a letto e addormentarsi. Quando le fu chiesto perché non avesse neanche svegliato suo marito rispose, semplicemente, che non era rimasta per niente impressionata: aveva già visto degli oggetti simili.
Paul Fredrickson, invece, fu indotto a denunciare il suo avvistamento. Fredrickson, amministratore della Heritage of Elmwood Nursing Home, era a casa quando ricevette una telefonata: era la moglie del capo della polizia che gli chiedeva di guardare fuori dalla finestra. Quando lo fece, vide, in un bagliore arancione, un oggetto a forma mezzaluna. L'oggetto sembrava trovarsi proprio sopra Tuttle Hill.

sabato 30 marzo 2024

L’ALIENO CON LA FACCIA DI MUCCA



Poco dopo le 22:30 del 2 dicembre 1974, William Bosak, allevatore di bestiame nella contea di Polk (Wisconsin) stava tornando alla sua fattoria dopo aver partecipato a una riunione di agricoltori della cooperativa Fanner, nella vicina città di Frederic. Era a circa un miglio dalla sua azienda quando vide uno strano oggetto luminoso sul lato della strada.
Le fitte macchie di nebbia che arrivavano dai campi aperti lo avevano costretto a guidare più lentamente del solito e mentre continuava lungo la strada, poteva vedere che l'oggetto non brillava di luce propria, ma rifletteva i fari dell’auto. Avvicinandosi a quell'oggetto, cominciò a rallentare ancora di più.
Iniziò a osservarlo, ma non vedeva chiaramente a causa della nebbia fitta e dell'oscurità. In seguito dichiarerà ai media: - aveva la parte anteriore curva, trasparente e all'interno potevo vedere una figura con le braccia alzate sopra la testa!
Sì, attraverso il "settore trasparente", poteva vedere l'occupante, che era decisamente umanoide. Stimò che la navicella fosse alta circa dieci piedi e avesse la forma di un disco o di una cupola.
In seguito avrebbe descritto l'incontro ravvicinato all'investigatore dell'Aerial Phenomena Research Organization (APRO), Everett Lightner. Affermò che la creatura era sicuramente un “individuo diverso” da quelli che si potrebbero incontrare sulla Terra: nonostante avesse fattezze umanoidi, aveva una "faccia dall'aspetto di mucca". Il volto della creatura era “glabro” con un “mento imberbe”. Sembrava indossare un indumento attillato, l'abbigliamento aveva l'aspetto di una “pelliccia marrone”. Non erano visibili altre caratteristiche peculiari come: cerniere, bottoni o colletto. Spostò lo sguardo verso il basso nel tentativo di cogliere ulteriori particolari ma, la nebbia, che indugiava sulla strada in fitte chiazze, copriva la parte inferiore dello scafo. Ancora seduto nel suo veicolo, ormai fermò, lui e la strana creatura all'interno dello scafo si guardarono negli occhi. Nessuno dei due intraprese un’azione minacciosa, ma Bosak cominciò a sentire un'ondata di paura crescergli dentro. Anche la creatura, a suo dire, appariva spaventata!
Incapace di mantenere la calma, Bosak pigiò sull'acceleratore e si allontanò il più velocemente possibile. Mentre si allontanava, con la nebbia che ancora persisteva, improvvisamente notò che l'ambiente circostante diventava decisamente più scuro. Come se ci fosse qualcosa sopra di lui e bloccava la poca luce che c'era. Quindi, il motore dell'auto cominciò a perdere colpi e alla fine, si spense del tutto. Mentre si guardava intorno, tentando di riavviare il motore, sentì un "suono sibilante" che sembrava provenire dall'alto. Subito dopo si udì un rumore di graffi, come se dei rami graffiassero il tetto del veicolo.
Il motore si avviò e lui premette sul pedale dell'acceleratore. Guidò velocemente, ormai incurante della nebbia e del buio della notte. Alla fine, con grande sollievo, vide la sua fattoria e la raggiunse. Si precipitò in casa e dopo essersi calmato un po’, si diresse verso una finestra.
Fissò intensamente attraverso la nebbia, apparentemente ancora più fitta ma, per quanto ci provasse, non riuscì a vedere nulla di strano.

La mattina seguente, forse confortato dall'arrivo della luce del giorno, Bosak trovò il coraggio per recarsi sul luogo dell’incontro. Cercò disperatamente qualche segno sul terreno che provasse l'accaduto, ma non trovò nulla.
Ormai ne era convinto: la creatura che aveva visto non proveniva dalla Terra, apparteneva a un altro mondo.


L'immagine è puramente indicativa. 

sabato 23 marzo 2024

UNA STORIA SEMPLICE CHE, PERÒ, FA RIFLETTERE


 

"Sì, è una storia semplice. L’ho pubblicata per abituare chi mi legge a riflettere su certi avvenimenti. Pensate a quante persone, vedendo un’insolita luce nel cielo, non denunciano l’accaduto o addirittura neanche ne parlano. Questo vuol dire che oltre ai tanti avvistamenti rilevati e statisticamente definiti, ce ne sono altri, molti altri, di cui non si viene mai a conoscenza. Insomma, sembrerebbe che gli UFO siano una presenza assidua, una costante della quale l’umanità non sa o non vuole prendere coscienza."
Il 26 maggio 1987 Randy Etting, pilota commerciale, uscì per fare una passeggiata notturna nei pressi della sua casa, a Newtown (Connecticut). Forse, per una sorta di deformazione professionale, mentre camminava, guardava spesso il cielo cercando di identificare gli aerei in transito. Quella sera, intorno alle 21:45, ebbe modo di osservare alcune strane luci avvicinarsi da ovest. Prese il binocolo e dopo aver guardato, in preda all’eccitazione, chiamò i vicini affinché uscissero e lo vedessero anche loro. L'oggetto mostrava uno schema semicircolare di luci brillanti e multicolori. Etting disse che quando l'UFO passò sulla statale 84, le auto si fermarono per guardarlo. Sappiamo che, tra le 21:30 e le 22:15, più di duecento persone telefonarono alla polizia per denunciare l’avvistamento di un UFO. Diversi conducenti riferirono che le loro auto avevano perso potenza al passaggio delle luci.
Circa quindici minuti dopo, le chiamate iniziarono ad arrivare da New Milford, distante circa 14 miglia da Newtown: allertavano le autorità che delle luci, che secondo molti erano collegate a un oggetto più grande di un campo da calcio, erano sospese lassù. Le luci, alla fine, svanirono: il mistero, invece, rimase.



L’immagine a corredo del testo è solo indicativa.

domenica 10 marzo 2024

I PILOTI DELLA MARINA RIPRENDONO GLI UFO – IL VIDEO SPOPOLA SUL WEB




E’ già successo: i fatti narrati risalgono al 2015. Degli strani oggetti, uno dei quali simile a una trottola, sono apparsi quasi ogni giorno, a partire dall’estate del 2014 fino a marzo 2015, nei cieli della costa orientale degli USA. I piloti della Marina riferirono ai loro superiori che quegli oggetti non avevano ali, né motori: non si notavano i caratteristici fumi di scarico dei jet e dai sensori ad infrarossi non venivano rilevate fonti di calore. Tuttavia, potevano raggiungere i 30.000 piedi e velocità ipersoniche.



- Queste "cose" sono là fuori tutto il giorno - riferì il tenente Ryan Graves, pilota di F/A-18 Super Hornet, in servizio nella Marina già da dieci anni. Si è esposto raccontando dei suoi avvistamenti al Pentagono e al Congresso. - Mantenere un aereo in aria, a quella velocità – ci dice - richiede una notevole quantità di energia e quegli oggetti non volavano per un ora o due, ma per tutto il giorno.
Alla fine del 2014, un pilota, in volo su di un Super Hornet, ebbe una quasi collisione con uno di quegli oggetti. Fu così che venne presentato un rapporto ufficiale sull'incidente. Alcuni degli avvistamenti furono videoregistrati, uno di quei video, ripreso dalla telecamera dell’aereo all'inizio del 2015, è poi diventato virale. Mostra un oggetto che sfreccia sulle onde dell'oceano mentre i piloti si chiedono cosa stanno guardando.
- Wow, che cos'è, amico? - Esclama uno di loro – guarda come vola!
Il Dipartimento della Difesa, però, non afferma che gli oggetti siano di natura extraterrestre e gli esperti tentano di trovare spiegazioni più terrene per tali avvistamenti.
Il tenente Graves e altri quattro piloti della Marina rilasciarono interviste al New York Times: dissero di aver visto gli oggetti sia nel 2014, sia nel 2015, nel corso di manovre di addestramento che si svolgevano, al largo della Virginia e della Florida, dalla portaerei Theodore Roosevelt. I piloti non fecero alcuna affermazione sulla loro provenienza.
Intanto, la Marina ha emanato nuove linee guida classificate su come segnalare tutto ciò che i militari chiamano fenomeni aerei inspiegabili o oggetti volanti non identificati. Joseph Gradisher, portavoce della Marina, afferma che la nuova guida non è che un aggiornamento delle istruzioni inviate alla flotta nel 2015, dopo gli incidenti di Roosevelt.
- C'erano una serie di rapporti diversi - ha detto Gradisher - in alcuni casi avrebbero potuto essere dei droni, ma in altri casi non sappiamo cosa fossero, non abbiamo dati sufficienti per esprimere un giudizio. Quindi, l’intento del messaggio alla flotta è quello di fornire una guida aggiornata sulle procedure di segnalazione per sospette intrusioni nel nostro spazio aereo.
Gli avvistamenti furono resi noti dall'oscuro e poco conosciuto Advanced Aerospace Threat Identification Program, del Pentagono, che analizzò i dati radar, le riprese video e i resoconti forniti dagli alti ufficiali della Roosevelt.
Alla fine del 2014, il tenente Graves, che era tornato alla base di Virginia Beach, incontrò un compagno di squadriglia appena tornato da una missione che aveva un'espressione scioccata. Rimase sbalordito nel sentire le sue parole: - Per poco, non ho colpito una di quelle cose.
Il caccia e il suo gregario stavano volando in formazione a circa 100 piedi, sull'Atlantico, a est di Virginia Beach, quando qualcosa si infilò tra i due aerei. Il pilota aggiunse che l’oggetto sembrava una sfera che racchiudesse un cubo. La quasi collisione in volo irritò i piloti dello squadrone, la maggior parte dei quali pensavano che gli oggetti fossero dei droni. Ma i funzionari governativi sapevano che i piloti di caccia si stavano addestrando in quella zona, pertanto, non è plausibile che vi avessero fatto volare anche dei droni.
C’era sicuramente un problema di sicurezza: era solo questione di tempo e prima o poi qualcuno sarebbe incorso in una collisione.
I piloti riferivano e i video lo mostravano, che gli oggetti acceleravano fino a raggiungere una velocità ipersonica ed erano capaci di arresti improvvisi e virate ad angolo retto: qualcosa che andava oltre i limiti fisici e le capacità umane. Ma sull’origine di tali oggetti, non fecero alcuna affermazione.

sabato 2 marzo 2024

MANITOWOC INCIDENT: ABBIAMO IL VIDEO




Un bizzarro ammasso di luci scintillanti, diverso da qualsiasi cosa conosciuta fu osservato e registrato da Myles Panosh, residente a Manitowoc (Wisconsin) e dal suo amico Jeff Lavicka, la notte del 24 marzo 2019. Lo straordinario filmato denominato "Manitowoc Incident", dura meno di 15 minuti.

Myles Panosh è un veterano del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Ci dice che quella sera, mentre era al telefono con Shelly Schmidt, a discutere di strane esperienze, comprese quelle riguardanti gli UFO, guardò fuori dalla finestra e individuò un enorme UFO nelle vicinanze della centrale nucleare di Point Beach (quando si parla del diavolo... N.d.R.) Myles cercò, invano, di catturare delle buone immagini con il suo iPhone ma, visto che non ci riusciva, chiese aiuto al suo vicino, Jeff Lavicka. Erano le ore 20:45. Jeff, quindi, riprese con successo l'evento utilizzando un Samsung Galaxy S4 e fu in grado di osservare il fenomeno fino alle 23:30 circa.
Il video mostra delle luci multicolori che appaiono agli apici di un oggetto opaco a forma di cuneo, simile a uno "Star Destroyer" accompagnato, in volo, da ulteriori corpi luminosi. Non si vedono stelle o altri corpi celesti, sullo sfondo, il che suggerisce che la fonte luminosa (l'UFO) fosse abbastanza intensa, almeno per l’obiettivo della telecamera, da offuscare la luce stellare e che il l’oggetto operasse all'interno dell'atmosfera terrestre.

Nel corso delle interviste inerenti all'incidente Manitowoc, sia Myles Panosh che Shelly Schmidt hanno raccontato testimonianze di residenti locali e di occasionali visitatori che affermavano di aver visto strane luci nel cielo vicino al sito nucleare e sul lago Michigan. Un articolo del Detroit Free Press, del marzo dello stesso anno, citava luci inquietanti che apparivano lungo la costa del Lago Michigan per quasi 200 miglia, evidenziando avvistamenti di vecchia data.
È chiaro che di questi argomenti se ne parli poco: ci sono in gioco le rivendicazioni degli ambientalisti che, come in tutti i siti in cui sorgono centrali atomiche, rimangono in delicato equilibrio con la paura dei dipendenti della centrale che temono di perdere il lavoro. Questo tabù è rinforzato dai protocolli di sicurezza che impediscono di attirare l’attenzione del pubblico su particolari “incidenti” che avvengono nelle vicinanze della centrale.
Questo spiegherebbe come i residenti locali, utilizzando semplicemente le fotocamere degli smartphone, siano riusciti a riprendere immagini straordinarie, mentre tutti i radar aeroportuali nonché i sensori del sistema di sicurezza del sito nucleare, non siano riusciti a rilevare un bel niente.

Secondo Myles Panosh, ciò che vide e che Jeff Lavicka registrò quella notte, non era una stella, non era un pianeta e non era neanche una meteora. Era sicuramente quello che si definisce un Oggetto Volante Non Identificato. Gli utenti possono cercare in Rete il cortometraggio “Manitowoc Incident” al sito: https://youtu.be/MLnYZG1TtWA
Probabilmente, potranno vedere uno dei pochi video affidabili sugli UFO.

sabato 24 febbraio 2024

I PILOTI VEDONO L’UFO, IL CENTRO DI CONTROLLO DEL TRAFFICO NO



Il 28 febbraio del 1996, l'equipaggio del volo Air Shuttle 5959 avviò le segnalazioni. In volo stazionario, nei pressi di Cleveland, l’equipaggio vide un oggetto luminoso, non identificato, volare a una quota inferiore.
Il pilota contattò, via radio, il Controllo del traffico aereo di Cleveland e gli riferì ciò che lui e il suo copilota stavano osservando, chiedendo al controllore se aveva qualcosa sul suo radar. Il controllore rispose di no: non vedeva alcuna traccia radar nelle immediate vicinanze dell’Air Shuttle 5959.
Poco dopo, il pilota del volo Mesaba Airlines 3179, che stava monitorando le comunicazioni radio, riferì al Controllo di aver visto anche lui l'UFO.
Inizialmente l'UFO venne segnalato come bianco, lampeggiante, ma presto mostrò una serie di vari colori. Lo Shuttle 5959 riferì al controllore che l'UFO si trovava diverse migliaia di piedi più in basso e a circa 10 miglia di distanza.
Il Controllo del traffico di Cleveland suppose che gli equipaggi vedessero il riflesso tra le nuvole di un faro di atterraggio. Ma da entrambi gli aerei riferirono che la luce era una fonte ben distinta.
Il pilota del volo 5959 fece di più: decise di scendere sotto l’oggetto. A quel punto, riuscì a distinguere molto chiaramente un congegno strutturato, rotante, che pulsava sopra di lui. Quindi, le luci non provenivano da terra.
Mesaba 3179 tentò di entrare in contatto con l'UFO facendo lampeggiare le luci, ma dall’oggetto sconosciuto non vi fu alcuna risposta. Mesaba riferì che uno dei loro passeggeri aveva scattato delle fotografie dell'UFO e la Torre di Cleveland rispose che avrebbe voluto dargli un'occhiata. Ma di quelle foto, poi non si seppe più nulla.



Di seguito è riportato un estratto della trascrizione delle comunicazioni radio tra la Torre di Cleveland, l'Air Shuttle 5959 e il Masaba 3179.

Air Shuttle 5959: - Cleveland, qui è 5959. Vediamo traffico là fuori. In basso a ore dodici. Lo hai sul radar?
Controllo di Cleveland: - Air Shuttle 5959, negativo. Signore, non ho niente davanti a te.
Air Shuttle 5959: Ok…
Controllo Cleveland: - Se è sotto di te, puoi darmi una stima della sua altitudine?
Air Shuttle 5959: - Beh, potrebbe essere difficile. Ehm! siamo tra gli strati. Stimo che sia approssimativamente due o tremila piedi sotto di noi. Forse è... Più o meno a... C’è una luce pulsante intorno, non so, forse a dieci miglia di distanza.
Controllo di Cleveland: - Ok, Air Shuttle 5959. Terrò gli occhi aperti. Ma non vedo nulla.
Masaba 3179: - E’ a nord-ovest di Detroit che hai visto quella luce?
Air Shuttle 5959: - Sì.
Masaba 3179: - Sì, è lì che l'ho visto anch’io. Una luce bianca davvero brillante, a volte tremolante... Ehm! L'ho vista sotto le nuvole.
Controllo di Cleveland: - Air Shuttle 5959, è traffico quello che ehm! Quello che hai visto prima? Lo vedi ancora là fuori?
Air Shuttle 5959: - Air Shuttle 5959, affermativo ed è una luce del genere... si affievolisce, poi diventa brillante. Non so se ci stiamo avvicinando. Ma sembra che la luce ruota attorno ad esso come, Ehm! Come una cosa tipo frisbee, che gli gira intorno.
Voce sconosciuta: - UFO.
Controllo di Cleveland: - Masaba 3179, vedi la stessa cosa?
Masaba 3179: - Ehm! Signore, l'ho visto uscire a Detroit e mi sono chiesto... Ehm! Ho visto solo un paio di lampi. Una luce davvero brillante, sembrava quasi un fulmine e ha attirato la mia attenzione. Ho continuato a guardarlo e sembrava un po' meno brillante. Mi è parso che fosse sotto la coltre di nuvole. Questo accadeva proprio mentre uscivamo da Detroit.
Controllo di Cleveland: - Ok, e riesci a trovare l'altitudine?
Masaba 3179: - La luce che ho visto era proprio come, forse, non lo so... A venticinque miglia a nord-ovest di Detroit…
Controllo di Cleveland: - Qualche tipo di obiettivo a ore dodici?
Masaba 3179: - Ehm! Abbiamo una specie di luce bianca là fuori a ore dodici e il Capitano, Ehm! Dice che pulsa. Sembra traffico in arrivo. Ma è rimasto più o meno nello stesso… Lo stiamo guardando da circa dieci o quindici minuti.
Air Shuttle 5959: - Air Shuttle 5959. Dalla nostra posizione sembra che sia quasi sopra Saginaw.
Controllo di Cleveland: - Ok, Air Shuttle 5959. Contattare il controllo avvicinamento Saginaw. Frequenza 126.45. Apprezzo l'informazione.
Masaba 3179: - 3179, quel target sembra essere, ehm! Sotto di noi. Forse a diecimila piedi.
Controllo di Cleveland: - Circa tremila metri, pensi che potrebbe essere un riflesso? Ehm! Forse la luce di un faro che per qualche motivo… Magari non è una di quelle cose strane. Ma un fenomeno naturale: un riflesso, perché non ho niente là fuori.
Masaba 3179: - Non lo so. Voglio dire, possiamo vedere un qualcosa di chiaro, sai, come un banco di nubi, ma relativamente solido... Ehm! Sotto di noi ed è decisamente Ehm! Chiaramente biancastro, ehm! Beh, ora sembra un po' bianco, rosso e verdastro: una specie di luce pulsante ed è costante. Non è un faro.
Air Shuttle 5959: - Controllo di Cleveland, Air Shuttle 5959.
Controllo di Cleveland: - Avanti.
Air Shuttle 5959: - Sì. Ehi! Tieni presente che siamo stati autorizzati a scendere a quattromila piedi. Quell'oggetto, ora, è sopra di noi: non è a terra.
Controllo di Cleveland: - Ok, signore. Stiamo controllando proprio adesso. Non ho proprio niente davanti a te. Apprezzo che tu sia tornato sulla nostra frequenza e me lo abbia comunicato.
Air Shuttle 5959: - Vi terrò informati. È strano. Continua a pulsare.
Controllo di Cleveland: - Masaba 3179, dov'è rispetto a te in questo momento?
Masaba 3179: - Dritto di prua, signore.
Controllo di Cleveland: - Sto cercando di indagare su cosa potrebbe essere. Puoi tenermi informato?
Masaba 3179: - Ok, signore. Gli farò lampeggiare le luci e vedrò se riesco a ottenere una reazione. 3179, l'altro aereo che ha visto quella luce era diretto a sud-est o era diretto verso… (confuso?)
Controllo di Cleveland: Beh, era in arrivo a Saginaw e in realtà quando l'ho consegnato a Saginaw, mi aspettavo che no l'avrei più sentito. Ma è tornato sulla mia frequenza e mi ha informato che era sceso a quattromila e mi ha detto che ciò che ha visto era ancora sopra di lui ed era come un rosso... Ha detto che era una luce rossa e verde che pulsava ed era come se ruotasse. Ha detto che mi avrebbe tenuto informato e ci avrebbe fatto un rapporto una volta arrivato a Saginaw. Non hai una telecamera a bordo, vero?
Masaba 3179: - Probabilmente potremmo prenderne una da uno dei passeggeri. Vuoi che chiediamo?
Cleveland Control: Sì, sarebbe interessante avere un paio di foto. Penso che, ehm! Potrebbe migliorare un po' la comprensione del nostro caso.
Masaba 3179: - Ok, 3179, c'è un passeggero che gli sta scattando una foto proprio adesso, ehm! Abbiamo un assistente di volo che dice che, ehm! Potrebbero aver visto la stessa cosa l'altra notte.
Controllo Cleveland: - Masaba 3179, lo copio (ricevuto). Ehm! Masaba 3179, quando hai acceso le luci, hai ricevuto qualche risposta?
Masaba 3179: - Non sembra, signore.
Controllo di Cleveland: - Ok, Masaba 3179, ora la passo a Minneapolis. L’oggetto è ancora a ore dodici?
Masaba 3179: - Ehm! Negativo, è circa a ore due adesso: noi abbiamo fatto una deviazione.
Controllo di Cleveland: - Ok, quindi è alla tua destra verso le ore due. Sarei sicuramente interessato a vedere quelle foto. Posso procurarti un indirizzo a cui potresti inviare una copia, se ne ricevi una copia.
Masaba 3179: - Sì, certo. Possiamo farlo. Abbiamo girato a destra e lui ha continuato per la sua strada: ora è a ore undici.
Controllo di Cleveland: - Ok, quindi è alla tua sinistra. OK.
Masaba 3179: - Ok, trentaduenove. Ci vediamo. Mi chiedo, quelle immagini mostreranno qualcosa?
Masaba 3179: - Controllo di Cleveland, Masaba 3179.
Controllo di Cleveland: - Masaba 3179, avanti.
Masaba 3179: - Voglio solo che tu sappia che ho fatto una foto. Come Capitano siedo sul lato sinistro. Ho anche ripreso alcune delle stelle in alto, quindi è la luce più bassa in quelle immagini. L'unica luce nella parte inferiore dell'immagine è… Ehm! Quello di cui stiamo parlando…
Controllo Cleveland: - Ok, fantastico. È una buona idea, lo apprezzo.
Masaba 3179: - Ho usato una macchina fotografica istantanea. Buona notte Signore.
Controllo Cleveland: - Buonanotte.



L’immagine è solo rappresentativa.

sabato 17 febbraio 2024

TANTI TESTIMONI: UN SOLO AVVISTAMENTO




Nel pomeriggio del 13 agosto 1947, A. C. Urie, insieme ai suoi due figli piccoli, Billy di dieci anni e Keith di otto, furono testimoni di uno strano evento.
Urie gestiva l'allevamento di trote di Auger Falls, le cui acque scorrevano attraverso lo Snake River Canyon. Quel giorno d'estate, verso l'una del pomeriggio, i suoi due figli si accingevano ad attraversare il corso d’acqua su una piccola barca, ma non riuscivano a capire cosa trattenesse l’imbarcazione. Allora scesero nel guado e si diressero, camminando, verso la riva.
Da lì, videro, a distanza ravvicinata, il disco volante che sfrecciava davanti a loro a circa 100 miglia all'ora e ad un'altitudine di circa 75 piedi. Anche Urie lo vide ma, non essendo con loro, da un’angolazione diversa.
Si muoveva seguendo il profilo del terreno: su e giù per colline e valli ad una velocità tale da far supporre che ai comandi del velivolo ci fosse qualcuno (o qualcosa) con riflessi più veloci di un essere umano!
Urie affermò (in base a chissà quali considerazioni) che fosse propulso da “energia atomica”. Di certo, emetteva un suono “frusciante”. Le parole esatte che usò per descrivere la forma dello scafo furono: “era come un piatto da torta rovesciato o un cappello di paglia compresso". Disse che era “lungo” circa 20 piedi e alto circa 10.
Continuò a osservare la scintillante nave ultraterrena mentre questa si allontanava rapidamente. Non aveva idea di ciò che aveva appena visto ma, era più che sicuro che si trattasse di qualcosa di straordinario.
Quando, in seguito, gli fu chiesto se davvero aveva visto un "disco volante", affermò senza mezzi termini: - conosco un certo numero di persone che li hanno visti e so che non li hanno immaginati e neanche erano persone in cerca di fama e notorietà.
Anche se prima non credeva in queste cose, il fatto di averlo visto con i propri occhi gli fece cambiare idea. I figli erano "spaventati e sicuramente a disagio" durante l'avvistamento, ma rimasero calmi per tutto il tempo. In seguito, forniranno ciascuno la propria testimonianza. 

Bisognerà aspettare ben tre decenni perché J. Allen Hynek scriva che era certo che gli Urie avessero fornito un resoconto veritiero. Del resto, il gran numero di avvistamenti avvenuti all'epoca non fece che rendere ancora più credibile la vicenda. Inoltre, furono individuati altri tre testimoni per questo avvistamento ma, sembra che l’oggetto fu visto da tante altre persone che, quel giorno, si trovavano nelle vicinanze e che fornirono delle prove non circostanziali.