Veniamo a una cronaca veramente insolita. A raccontarla è il celebre matematico Gerolamo Cardano, occultista e fisico, che sosteneva di aver più volte sentito raccontare dal padre Fazio questa strana storia.
14 agosto 1491
Quando ebbi terminato i riti abituali, all'incirca alla ventesima ora del giorno, esattamente sette uomini mi apparvero, vestiti di abiti serici che somigliavano alle toghe dei Greci e che portavano anche dei calzari splendenti. Le vesti che indossavano sotto il pettorale brillante e rosso sembravano tessute di scarlatto ed erano di straordinaria bellezza. Tuttavia non erano vestiti tutti in tal guisa, ma solo due, che sembravano appartenere a un rango più nobile degli altri. Il più alto, dal colorito rubicondo, era accompagnato da due compagni e il secondo, dal colorito più chiaro e più piccolo di statura, da tre compagni. Cosi in tutto erano sette."
Fazio Cardano precisava che i sette potevano avere tra i 30 e i 40 anni, portati bene. Quando chiese loro chi fossero, questi dissero d'essere uomini fatti d'aria e soggetti alla nascita e alla morte. "Comunque, la loro vita era più lunga della nostra e potevano campare sino a trecento anni. Interrogati sull'immortalità della nostra anima, affermarono che nulla sopravvive dell'individuo, che sia personale.
Quando mio padre domandò perché non avessero rivelato agli altri uomini luoghi ove si trovavano i tesori, risposero che ciò era loro vietato in virtù di una legge speciale che condannava alle più pesanti ammende colui che avesse comunicato quelle informazioni. Essi restarono con mio padre per più di tre ore. Ma quando egli pose la questione della causa dell'universo, non si trovarono d'accordo. Il più alto rifiutava di ammettere che Dio avesse creato il mondo eterno. Al contrario, l'altro soggiunse che Dio l'avesse creato poco a poco, di modo che, se avesse smesso di farlo, non fosse che per un attimo il mondo sarebbe perito...Che sia realtà o favola questo è quanto".
Fa veramente pensare a Star trek, specie quando cita quella legge speciale sulla non ingerenza.
RispondiElimina