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venerdì 18 dicembre 2015

SCIE CHIMICHE


Le cosiddette “scie chimiche” sono una bufala, in quanto vengono spacciate normali scie di condensazione, generate da fenomeni naturali, per delle fantomatiche scie chimiche rilasciate intenzionalmente. Nonostante che professionisti del settore come, piloti o meteorologi, non credano all’origine artificiale delle scie chimiche, c’è sempre chi sostiene il contrario ma, non si tratta mai di professionisti. Spesso, sono persone che ne parlano senza conoscere affatto l’argomento.
Secondo questi complottisti, le scie chimiche non avrebbero nulla a che vedere con i fenomeni naturali; sarebbero delle emissioni di sostanze chimiche rilasciate intenzionalmente nei cieli di gran parte del pianeta. I gas (o gli aereosol) solitamente bianchi, uscirebbero da erogatori applicati sulle ali di aerei privi di segni di riconoscimento. Si tratterebbe di operazioni militari tenute segrete.
L'emissione di queste sostanze sarebbe dannosa per la salute, in quanto le scie conterrebbero polveri di bario, alluminio o altri polimeri (filamenti di silicio).
Sulle scie si forniscono una quantità di ipotesi, tutte diverse. Si va dall'essere parte dal progetto di difesa satellitare a un  progetto per la modifica del clima (HAARP), passando per ipotesi di guerra chimica e/o batteriologica, al condizionamento mentale ed altro ancora.


In realtà, le scie di condensazione sono linee prodotte dalle emissioni vaporose emesse dai motori degli aerei, sia a pistoni, sia a reazione, che operano ad alta quota, o comunque ad una quota nel quale la temperatura e la conformazione dell’aria, dell’umidità e della temperatura, ne favorisce lo sviluppo spontaneo.
I primi seri studi sulle scie di condensazione risalgono al 1920 e si intensificarono negli anni a seguire durante la seconda guerra mondiale. Dal punto di vista strategico, infatti, le “contrails” (nome tecnico che identifica le scie di condensazione) erano un aspetto altamente negativo che vanificava totalmente l’effetto sorpresa derivante dalla guerra aerea. I bombardieri ad alta quota venivano avvistati con grande anticipo proprio a causa delle scie di vapore prodotte dai loro motori. Questo problema, fonte di numerosissimi studi, non è mai stato risolto, dal momento che esso scaturisce da un evento fisico naturale dei gas caldi e della combustione a cui non è possibile far fronte in alcun modo. Le scie “contrail” sono composte prevalentemente da acqua sotto forma di minuscoli cristalli di ghiaccio. Il motore (parliamo di quello a reazione, il più usato) emette durante il suo funzionamento un grande quantità di vapore acqueo nell’aria circostante. Questo vapore d’acqua è prodotto dalla combustione del carburante. Vengono prodotte, contemporaneamente, particelle infinitesimali (aerosol), che formano un nucleo sul quale possono condensare piccole gocce d’acqua. Le contrails si formano quando queste gocce d’acqua gelano all’istante formando una lunga scia formata da aghi di ghiaccio. La persistenza delle scie dipende dall’umidità atmosferica. Se c’è ne poca, le scie evaporano rapidamente (scie di corta durata); se c’è ne molta, la scia continuerà a crescere (scie persistenti). Queste ultime possono resistere per parecchie ore e possono crescere notevolmente in larghezza e altezza. Possono anche espandersi notevolmente per effetto dei venti alla quota di volo e quando succede, queste scie divengono in seguito impossibili da distinguere da un Cirro naturale.
L’unico “pericolo” tra virgolette rappresentato dalle contrails è riassumibile in due voci:
  • lieve schermatura della luce solare a svantaggio del calore respinto.
  • difficoltà nella navigazione aerea a vista.

Nel primo caso, le contrails, soprattutto quelle che hanno molta persistenza e subiscono un grande dilatazione a causa dei venti in quota, contribuiscono ad abbassare lievemente il livello luminoso del sole sulla Terra. Ma non solo. Esse riflettono meno luce solare rispetto alla quantità di calore che trattengono e il bilancio tra la luce solare che giunge sul pianeta e il flusso energetico uscente risulta leggermente alterato, per cui inducono un aumento della copertura nuvolosa a livello globale che contribuirà al cambiamento a lungo termine del clima terrestre. Non allarmatevi, in parole povere: svolgono lo stesso identico effetto di qualunque altra nuvola di tipo Cirrostatico (tipica nuvola formata da cristalli di ghiaccio, velata e lievemente schermante). Tuttavia, vista l’esiguità delle contrails rispetto all’enormità del cielo, non rappresentano in alcun modo un danno ambientale così catastrofico come si è soliti pensare con troppa leggerezza. Un’industria elettrica funzionante a carbone produce per ogni ora di funzionamento migliaia di volte più inquinamento da gas tossici ed effetto serra di un moderno aeroplano civile.

 
Il secondo punto, quello riguardante la navigazione aerea è del tutto ininfluente ai giorni nostri. Gli aerei di linea non operano in VFR (tranne in casi particolari) bensì in IFR e le contrails sono talmente irrisorie da non essere neppure viste dai “radar meteo” a bordo degli aerei.
A questo punto è doverosa una precisazione di fondamentale importanza:  Le contrails, ossia le scie bianche che vediamo in cielo, non sono fumo! Sono semplicemente nuvole bianche di vapore. La piccola percentuale di fumo di scarico presente in esse non si vede minimamente. Non si commetta, pertanto, l’errore di osservare un aereo ad alta quota e credere che quella scia sia fumo. Il fumo, o gas di scarico dei motori a reazione, lo si può osservare solo recandosi in un aeroporto ed assistendo ai decolli e agli atterraggi dei liners. Noterete che tale fumo (di colore marrone-nero) è molto diradato, tanto che su alcuni aerei propulsi con moderni turbo fan, ad alto rapporto di diluizione, neppure lo si vede.

1 commento:

  1. Nonostante che professionisti del settore come, piloti o meteorologi, non credano all’origine artificiale delle scie chimiche, c’è sempre chi sostiene il contrario ma, non si tratta mai di persone competenti. Spesso, le persone che ne parlano, non conoscono affatto l’argomento.

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