Nell'agosto del 1943 perviene nella sede centrale del servizio di informazioni inglese, derivato da una fonte ben introdotta a Berlino, un rapporto dai contenuti piuttosto allarmanti: "Dobbiamo fare in fretta! I nazisti stanno mettendo a punto una terribile arma segreta che potrebbe ribaltare le sorti della guerra".
In effetti, circa un anno più tardi, le forze alleate subirono delle perdite di mezzi aerei durante i bombardamenti nei cieli della Germania ad opera di misteriosi oggetti dalla forma discoidale che, libratisi in volo fin sotto le fortezze volanti, emettevano un campo magnetico talmente forte da mandare in blocco i motori dell'aereo vicino, facendolo quindi precipitare. L'arma in questione poteva essere una V-7, più conosciuta come Fliegender Scheiben (disco volante). Si trattava di rivoluzionari aerei discoidali, piuttosto simili ai moderni UFO, per mezzo dei quali Adolf Hitler sognava di conquistare il pianeta. Uno dei primi ingegneri tedeschi impegnati nella costruzione delle V-7 (la V sta per vittoria) fu Andreas Epp, che inventò un gigantesco piatto volante, il modello Omega, con otto eliche e due motori a reazione.
Tale ordigno fu testato nel 1943 a Bremerhaven e raggiunse una velocità di 480 Km/h. Insieme ad Epp lavorarono alle V-7 gli ingegneri Habermohl, Miethe, Schriever e l'italiano Giuseppe Belluzzo, esperto di motori a turbina. Schriever e Habermhol costruirono un velivolo formato da una cabina centrale di pilotaggio circondata da un anello che ruotava ad alta velocità. Miethe e Belluzzo realizzarono, nella base di Bratislava, un massiccio disco di titanio largo 40 metri che, però, esplose in volo durante un collaudo. Complessivamente gli esperimenti dei nazisti sulle V-7 furono classificati come deludenti, eppure verso la fine del conflitto sia russi che americani si diedero un gran da fare per recuperare i velivoli, i brevetti, le carte e gli scienziati che avevano partecipato a queste ricerche segrete. Inoltre esistono numerose testimonianze, da parte di piloti anglo-americani, degli abbattimenti di aerei alleati ad opera dei Fliegender Scheiben. Non una V-7, per quanto ci è dato di sapere, finì nelle mani della CIA o del KGB, infatti le SS riuscirono a distruggere tutto prima di arrendersi agli avversari. Anche a Gory Sowie (Polonia) i tedeschi, che avevano scavato nella montagna il più grande stabilimento segreto per la costruzione dei loro micidiali dischi, fecero esplodere tutto con la dinamite per l'incalzare dei russi.
In ogni caso, gli scienziati tedeschi avevano lavorato ognuno ad una parte del progetto e, singolarmente presi, non erano in grado di ricostruire l'intero brevetto, sia per i russi che per gli americani. Le due superpotenze hanno sempre negato l'esistenza delle V-7, ma già nel 1952 il pilota Schriever indicò alla stampa che aveva partecipato al programma sui dischi volanti del Terzo Reich e che, nel 1944, nei pressi di Praga aveva collaudato con successo la Flug Kreisel (trottola volante). Questo disco, dalla cabina centrale a cupola in plexiglas, volò a oltre 3.000 Km/h. Il Colonnello Philip Corso, già ufficiale dei Servizi Segreti statunitensi durante il secondo conflitto mondiale, dichiarò alla stampa che prima dello scoppio della guerra erano precipitati in varie parti del mondo, tra cui la Germania, degli UFO con i relativi equipaggi alieni.
I tedeschi stavano quindi lavorando con intensità sui relitti rinvenuti nel proprio territorio nella speranza di poterli replicare per uso bellico. Questo fu confermato all'ufficiale USA anche dagli scienziati Oberth e Von Braun. Il Colonnello Corso era inoltre a conoscenza di un disco tedesco che era riuscito a volare fino a 3.600 mt di altezza, sottolineando però che i nazisti non erano riusciti a capire in quale modo venivano guidati i velivoli dagli alieni. Attualmente sia i russi che gli americani stanno sperimentando tutta una serie di macchine volanti di forma discoidale, in parte per uso civile, in parte per uso militare.
Le foto pubblicate sono estratte dalle riviste "dossier informare" e "Oltre" e "UFO Contact".
A cura di Silvia e Roberto Matricardi
info@pometia.it
Prima dello scoppio della guerra erano precipitati in varie parti del mondo, tra cui la Germania, degli UFO con i relativi equipaggi alieni. I tedeschi stavano quindi lavorando con intensità sui relitti rinvenuti nel proprio territorio nella speranza di poterli replicare per uso bellico?
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