Così, abbiamo delineato
il profilo di tutte le donne di "I FABBRICANTI DI UNIVERSI". In verità ne manca ancora una. Non
compare nel romanzo, non si vedrà mai, non sarà mai nominata. Tuttavia, questa
donna vive nei sogni di Adam: sogni alquanto agitati. Per ritrovare la serenità
perduta, il protagonista aveva
intrapreso, grazie all’uso improprio di sofisticate apparecchiature, un
viaggio nel tempo: un ritorno al passato che, però, non aveva dato i risultati
sperati. Rivivrà sonni tranquilli solo alla fine del romanzo, quando il
passaggio della “Cosa” porterà l’oblio e restituirà pace e serenità al nostro
eroe. In questo stralcio è con Eva. Lei vorrebbe delle risposte.
-
Che cosa cerchi Adam, perché sei tornato?
-
Non capisco. Io non cerco niente, sono tornato perché
mi sembrava inutile restare su Eden. Lì non ho più nessuno.
-
Io ti conosco sai! Sembri molto tranquillo e sicuro di
te. Puoi ingannare gli altri, ma non puoi ingannare me.
La fissai con stupore.
-
Parli nel sonno, sai?
-
I miei sogni sono sempre agitati, da un po’ di tempo.
-
Da quanto tempo Adam, te lo sei mai chiesto?
-
Non saprei, da molto tempo comunque.
-
Posso farti una domanda?
-
Fai la tua domanda, ti risponderò sinceramente, se è
questo che vuoi.
-
Perché ci tenevi così tanto a raggiungere un mondo
parallelo?
-
Me lo chiedi? Chiunque avrebbe voluto farlo!
-
Ma per te era diverso, c’era qualcos’altro che ti
spingeva.
-
Hai parlato di me con Sargon?
-
Sargon ti conosce molto bene, tuttavia neanche lui sa
del segreto che ti tormenta. Che cosa cerchi Adam? Che cosa c’è che non riesci
a trovare, qui?
-
Ci sei tu qui. Io non desidero altro.
Lei scosse la testa.
-
non lo so, sento che hai nell’animo come una vecchia
ferita, che stenta a rimarginare. Ho saputo di un viaggio nel tempo, non
autorizzato. Usasti le apparecchiature di Sargon per ritornare nel passato, sei
tornato indietro di quattro anni, a cosa è servito?
-
Volevo chiudere una vecchia faccenda, rimasta in
sospeso.
-
Ma non ci riuscisti.
-
Non fu possibile.
-
Certo, capisco, non potevi cambiare il destino del
mondo, del nostro mondo. Così cominciasti a pensare che ciò fosse possibile
altrove, in un altro mondo, in un mondo parallelo.
-
Da qualche parte, un altro Adam non ha rimorsi per le
scelte che ha fatto.
-
Ed è felice?
-
Io non lo so. So che sono felice, da quando amo te.
Era la verità, solo che la mia
felicità non era assoluta: non riuscivo a liberarmi dei ricordi.
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