Esiste
una discreta e, in alcuni casi, ben documentata casistica di ritrovamenti di
carcasse di “mostri” marini, per alcuni dei quali il dibattito su cosa essi
siano per davvero continua ad essere sempre acceso.
Vediamo
qualche esempio a questo riguardo.
Una
mattina di maggio del 1925 le persone che frequentavano un tratto di spiaggia
nella Monterey Bay - un’enorme baia compresa tra le città di Santa Cruz e di
Monterey, in California - si trovarono davanti un’incredibile sorpresa dovuta a
una violenta mareggiata notturna: la carcassa ancora integra di un’incredibile
creatura che giaceva sugli scogli a pochi metri dal mare.
Nei
giorni immediatamente seguenti alla scoperta, i giornali locali - il Monterey
Peninsula Herald ed il Santa Cruz News – cominciarono a fornire le foto
dell’animale e le testimonianze delle persone. Le descrizioni dei due
quotidiani erano pressoché coincidenti nel riferire che la lunghezza del
“mostro” era di trentaquattro-trentacinque piedi (tra i 10,3 ed i 10,66 metri),
che aveva una bocca simile al becco di un’anatra ed un collo lungo sette piedi
(poco più di due metri) con un diametro di 36 pollici (9,14 metri). Il Santa
Cruz News riferì, inoltre, che il corpo era ricoperto da un mantello di “peli e
piume”.
Bernard
Heuvelmans, nel suo In the wake of sea serpents (Hill and Wang, New York 1985),
parlando del mostro di Santa Cruz dice che: “esso era una strana creatura, con
una grande testa più lunga di un uomo, dagli occhi sottili e una sorta di becco
d’anatra. Essa era unita al resto del corpo da un collo affusolato …”
Ancora
oggi, sono numerosi sono i siti di criptozoologia presenti nel web che
espongono questo argomento ma, a più di novanta anni dalla scoperta, nessuno è
stato ancora in grado di dire, con definitiva certezza, cos’era quell’animale e
neppure a quale classe di vertebrati appartenesse. Alcune persone, non so per
quale motivo e con quale spirito, si dichiarano convinte che si tratti di una
balena col becco (Berardius bairdi), o berardio boreale, una specie alquanto
rara, che vive nelle acque del Pacifico Settentrionale e anche nella baia di
Monterey. In verità esiste una vaga somiglianza nel becco, ma tutto il resto:
il collo, le zampe, la coda, gli occhi e la stessa testa, a parte il becco, non
c’entra nulla con il berardio boreale ed è impossibile invocare un presunto
deterioramento per giustificare dettagli anatomici troppo ben distinti. Quelli
che pensano si tratti di una balena col becco, evidentemente, non hanno mai visto
la carcassa di un vero berardio boreale spiaggiata sempre nella baia di
Monterey, cosa questa che è successa e succede ogni tanto. Basta guardare le
foto di quelle carcasse per rendersi subito conto di come stanno le cose.
Sulla
costa del Pacifico, invece, là dove il fondale della baia di Monterey è diviso
in due da uno dei più grandi canyon sottomarini, il Monterey Submarine Canyon,
dopo il ritrovamento di quel “mostro” i ricercatori statunitensi, da tre
generazioni ormai, non fanno altro che studiare ed esplorare, palmo a palmo, la
baia, la costa ed i fondali col risultato che fino ad oggi sono state scoperte
decine di nuove e sconosciute forme di vita, ma purtroppo di quel misterioso
animale ancora nessuna traccia. Questo rende evidente il fatto che il “mostro”
non abita nella baia ed è dunque probabile che quello trovato cadavere a
Moore’s beach fosse un “vagabondo”, né più e né meno come quel celacanto che
nel dicembre del 1938 – caso unico nella storia - cadde nelle reti del
peschereccio Nerine, in Sud Africa, a più di 3000 km di distanza dalla sua
abituale dimora!
Chissà,
forse vale la stessa cosa anche per il mostro di Santa Cruz ed è magari intorno
a Vancouver, con tutta la miriade di isole ed isolette nello Stretto di
Georgia, che bisogna cercare, se non ancora più a nord, fino alla Nunivak
Island. È qui, infatti, che avvennero alcuni strani avvistamenti. Ed è qui che
le tradizioni dei nativi americani narrano, da sempre, di un mostro marino dal
lungo collo, che loro chiamano pal rai yuk.
La "dimora" del mostro di Santa Cruz, magari va cercata nella miriade di isole e isolette dello Stretto di Georgia, se non ancora più a nord, fino alla Nunivak Island. È qui, infatti, che avvennero alcuni strani avvistamenti. Ed è qui che le tradizioni dei nativi americani narrano, da sempre, di un mostro marino dal lungo collo, che loro chiamano Pal Rai Yuk.
RispondiElimina