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sabato 28 aprile 2012

UNIVERSI PARALLELI

Alan Turing ha un sogno ricorrente. Sogna di rincasare parcheggiando una strana macchina nei pressi di un edificio trasparente. Non sa che questo sogno nasconde un desiderio che sarà realizzato attraverso l’azione di uno straordinario quanto inconsueto catalizzatore. Se state pensando alla lampada di Aladino vi sbagliate: si tratta di una spada che appare altrettanto magica. L’arma lo porterà, volente o nolente, in un altro mondo, uguale a questo ma dove la storia e in particolare la sua storia, ha avuto un esito diverso. Nello stralcio che segue lo troviamo al cospetto del gran capo Wambleeska che gli espone, a parole sue, il concetto di quarta dimensione.




Non l’aveva con se (la spada): nella sala del governo si entra disarmati. Il Gran Capo fece un cenno a uno dei suoi uomini e subito la spada fu prelevata e portata nelle sue mani. Dopo averla osservata affermò: - capisco. Non vieni da molto lontano: il tuo mondo è qui, in una piega dello spazio. -
- Dev’essere estremante piccolo!
- Alan, le grandezze possono trarre in inganno.
Prese un libro e ne strappò una pagina.
- Sia che tu guardi questa pagina in lungo, sia che tu la guardi in largo, le sue dimensioni ti sembreranno notevoli, specie se raffrontate al profilo del foglio che è sottilissimo. Sto cercando di spiegarti la quarta dimensione ricorrendo a un oggetto, il foglio, che di dimensioni ne ha tre.
- Comprendo.
- Tuttavia – continuò - per capire dovrai immaginare un mondo a due sole dimensioni. In quel mondo il nostro foglio sarebbe un rettangolo: largo e lungo ma, senza profondità. Guardandolo di profilo vedresti una linea.
- Sì, il profilo del foglio ha uno spessore, seppure sottilissimo, mentre una linea è un ente geometrico dotato di sola lunghezza: non ha spessore!
- Se i fogli di questo libro fossero piani geometrici, non avrebbero spessore e, di conseguenza, non avrebbe spessore neanche il libro anche se composto da molteplici fogli.
- Non ci avevo mai pensato.
- Ora puoi capire come gli universi paralleli si compenetrino e come l’universo può essere grande oppure piccolo: dipende da come lo si osserva.
- Ma come sono arrivato fin qui?
- Alan, tu vedi il profilo del foglio perché ha un minimo di spessore, ma se fosse solo una linea sarebbe invisibile.
- Perciò quella linea è qui da qualche parte, e rappresenta la linea di confine tra un universo probabile e l’altro.
- Hai detto bene Alan: linea di confine.

1 commento:

  1. Gli universi paralleli si compenetrano e l’universo può essere grande oppure piccolo: dipende da come lo si osserva.

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